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Come guadagnare online? Alcune possibilità, tra crowdworking, copywriting e design

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Come guadagnare online? E’ veramente possibile o è poco più di una leggenda? In realtà si può effettivamente guadagnare, anche se esistono diversi livelli di difficoltà e di “vantaggio” economico… vediamoli.


guadagnare con le affiliazioni

Piccolo aggiornamento

Partiamo da un presupposto fondamentale: per guadagnare belle cifre serve spesso investire. Se avete un sito web, prestate molta attenzione. La via che dovete perseguire se avete un sito o un blog, è quella delle affiliazioni di marketing (ne parlo nel mio e-book gratuito, se volete approfondire).

Con le affiliazioni è possibile generare delle rendite davvero notevoli, che poi continuano ad autoalimentarsi senza bisogno di eccessivi sforzi. Probabilmente LA GUIDA DEFINITIVA a questo genere di guadagno online è quella di Affilobook, lanciata da poco da uno dei massimi esperti sul tema, ossia Dario Vignali.

Potete scaricare le prime 40 pagine gratis, o acquistarla. E’ scritta da 5 esperti di internet marketing: un product manager, un SEO Expert, un matematico, un imprenditore del web e un programmatore.

Questo è un investimento che vale ogni centesimo – non ho alcun dubbio.


Premessa finita. Ecco qualche via per ricavare qualche guadagno grazie a internet.

1. Il Crowdworking

Il crowdsourcing (da crowd, “folla”, e outsourcing, “esternalizzazione di una parte delle proprie attività”) è un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea ad un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente – Wikipedia Crowdfunding, crowdsourcing, crowdworking

Ragionare in termini di “crowd” (=folla) ultimamente funziona. Spezzettare un grande sforzo in tanti micro-interventi di una larga folla sta diventando un sistema utile per finanziare start-up ma anche per ottenere risultati quantitativi importanti a basso costo.

Con il crowdworking, figlio del crowdsourcing, verrete pagati per mettere il vostro “mi piace” ad alcune pagine fan Facebook; scriverete false recensioni; farete piccole traduzioni; ricopierete liste di oggetti da una fattura, copierete biglietti da visita; trascriverete parole di registrazioni audio / video; cliccherete pubblicità; farete data entry generico e ricerche sul web…

Questo tipo di attività sono (spesso) brutalmente mal pagate e senza alcun diritto (ne parla Alessandro Longo sull’Espresso n. 18 di quest’anno – 9 maggio)

Quanto si guadagna

Difficile fare una media, per via della varietà dei task. Tendenzialmente, si va da pochi centesimi fino a 3/4 euro l’ora.

Alcune piattaforme in cui provare

  • Mechanical Turk (di Amazon)
  • CastingWords
  • CrowdFlower – FigureEight (nuovo nome)
  • MicroWorkers.com
  • Upwork

2. Copywriter on demand

Questo tipo di lavoro web richiede qualche skills in più. Non basta cliccare o trascrivere, bisogna saper scrivere correttamente e talvolta anche scrivere in ottica SEO: se è il vostro campo, allora potete iscrivervi ai siti cosiddetti “paid to write“.

I post che scriverete verranno usati prevalentemente online e si baseranno su un brief comprendente argomenti da trattare, numero di battute e altre caratteristiche specifiche. Generalmente, esiste un sistema di feedback con cui costruirete il vostro valore di articolista web.

Quanto si guadagna

La media ad articolo varia da sito a sito e si assesta tra i 3 e i 5 euro, anche se in alcuni casi si superano i 20 euro ad articolo: si ottengono talvolta compensi superiori per lavori più corposi e continuativi.

Alcune piattaforme in cui provare

  • Scribox
  • O2o
  • Melascrivi
  • Populis.com
  • ClickWorker

3. Sondaggi online

Il vostro parere conta! Sono numerosissimi i siti web che vi sottoporranno diversi questionari, basandosi sul vostro profilo demografico. Perderete qualche minuto in cambio di euro, buoni spesa, coupon, premi e gadget vari.

Quanto si guadagna

Come dicevamo, non sempre si guadagnano soldi ma molto spesso coupon e buoni vari da spendere in negozi convenzionati. Quando invece ci sono in ballo euro, potete ricavare una media di circa 5/10 euro (superando però alle volte anche i 25 euro).

Alcune piattaforme in cui provare

  • Toluna
  • Nielsen Digital Voice
  • MySurvey (uno dei più interessanti)
  • Ipsos
  • Doxa
  • Mondo di Opinione
[Guarda tutte le piattaforme di sondaggi online retribuiti, con recensioni, pro e contro e guadagno medio!]

4. Creatività e idee: il “crowdbrainstorming”

Non avete voglia di scrivere ma avete idee a palate? Potete usare la vostra creatività su siti web che vi potrebbero pagare proprio per ideare nomi di prodotto, per un business o per un dominio. Attenzione, diciamo “potrebbero” perché in questi marketplace delle idee concorrerete con altri utenti: verrà pagato solo il vincitore.

Quanto si guadagna

Non c’è certezza di guadagno, se però sarete il vincitore di un contest potrete instascare fino a 500 dollari. Il premio medio si aggira attorno ai 200/250 dollari.

Alcune piattaforme in cui provare

  • NamingForce.com
  • SquadHelp.com
  • NameContests.com
  • NameStation. com (basato su un sistema di punti)
  • New.Crowdtap.com (diverso dagli altri; interagendo con vari brand e dando loro feedback, si viene ricompensati in premi, prodotti, donazioni, etc)

5. Concorsi multimediali o di design

Se, infine, avete capacità specifiche nella produzione di immagini, creatività e design, materiali multimediali e video, allora potete rivolgervi ad una larga schiera di siti web che contano sulle vostre capacità. Come per i Naming Contest visti poco fa, non avete certezza di guadagno ma parteciperete a concorsi veri e propri nei quali competere con altri professionisti, free lance e appassionati come voi.

In alcuni siti verrete ingaggiati (o meno) da un team di specialisti responsabili del progetto e la vostra proposta rimarrà privata (si vedano i primi 3 della lista qui sotto proposta); in altri invece si innesca una dinamica “più social”: le vostre proposte saranno pubbliche e verrete votati anche dalla community di normali utenti.

Quanto si guadagna

In questi marketplace la competizione aumenta, ma aumentano anche i premi: si parla di migliaia di euro su ogni progetto / contest oltre alla notorietà come professionista e alla possibilità di farsi conoscere nel settore.

Alcune piattaforme in cui provare

  • Whinot.com
  • GeniusRocket.com (un’agenzia che lavora in crowd, di fatto)
  • BlurGroup.com
  • Zooppa.it
  • Threadless.com
  • CreateMyTatoo.com
  • 99designs.it
  • Crowdspring.com
  • Tongal.com

Se volete arrotondare o mettere alla prova le vostre capacità, ecco un po’ di spunti. Buona fortuna!

1 Commento

  1. Tra i siti citati nella sezione copywriter, adoro clickworker. Lo uso da tempo e pagano in euro.
    Per la sezione Crowdworking, CrowdFlower ora è diventata FigureEight. Resta una delle mie preferite. Di recente uso anche Upwork.
    In generale per le attività di crowdworking le proposte a cui aderire vanno selezionate e va rifiutato tutto ciò che non è considerato legale. Il resto sta alla moralità personale. Upwork, ad esempio, ha un’ottima politica a riguardo per tutelare il freelancer. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto con ottimi professionisti sparsi in varie parti del mondo e credo sia un bel modo per crescere e confrontarsi.
    Per quanto riguardi i sondaggi, adoro i codici sconto. Con Ipsos ho preso un mare di buoni ed ho anche potuto testare dei prodotti. Una nuova piattaforma da testare è Sondaggi Retributi, dove vi sono anche qui test di prodotti.
    Complimenti per il vostro sito,
    Un saluto,

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