Reinterpretare la formazione con un “sociality”: il caso Optima Erasmus

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Qualunque studente universitario sogna l’Erasmus, come momento formativo ma, diciamocelo, anche come esperienza di vita e di svago. C’è però un’iniziativa a supporto degli Erasmus Universitari che coniuga formazione, Social Media ed aziende. Mi riferisco all’iniziativa Optima Erasmus 2014 di Optima Italia.

Si tratta di un vero e proprio esperimento di “sociality”, dato che 8 studenti – vincitori di una borsa di studio da 2.000 euro ciascuno – vengono chiamati a raccontare la loro esperienza di studio all’estero tramite un canale web-social costruito ad hoc.

I punti di novità e di “socialità” del programma formativo

I numeri di partenza del programma sono da sottolineare: web contest limitato nel tempo ma particolarmente efficace…

  • Gli studenti sono stati votati e selezionati tramite Social Network, durante un web contest durato 72 ore
  • Durante il web contest: 500.000 view su Facebook, 113.800 visualizzazioni di pagina e 9.000 voti unici totali

Ma dopo esser stati selezionati, che devono fare gli 8 studenti? Qui viene il bello: devono costruire una sorta di “diario social” che tratti sia la parte studio che la parte tempo libero, ma vengono anche messi alla prova: in stile reality, gli studenti devono svolgere dei mini-compiti attitudinali su cui poi saranno valutati direttamente dal pubblico online (che valuterà la loro creatività, lo spirito di iniziativa e la capacità di problem solving).

Entrano in gioco le aziende

I punti assegnati dal pubblico da casa vanno a costruire la classifica visibile direttamente in home page: le aziende coinvolte nel progetto formativo sceglieranno gli studenti per tirocini e stage, sulla base dei piazzamenti finali nella classifica a chiusura dell’Optima Erasmus, della crescita delle competenze e dei profili personali degli 8 studenti.

Originalità e cross-medialità

Un’azienda piuttosto affermata come Optima (chiamata non a caso la “Google del Sud Italia”) ha operato così una scelta molto chiara: presidiare i luoghi della formazione dei giovani talenti – in pieno stile Google appunto – favorendone l’ingresso nel mondo del lavoro, attraverso meccanismi particolarmente smart.

E’ vincente in termini comunicativi la scelta di un uso assolutamente prevalente di diversi canali Social Media (Facebook, Twitter, G+ e YouTube), l’interazione con la community e la via dello storytelling costante su temi non auto-referenziali per l’azienda.

Di seguito la playlist degli 8 studenti su YouTube.

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Un Grande Fratello formativo che unisce Social, formazione, esperienza di vita e lavoro: un sociality più che un reality. Che ne pensate?

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