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Tante novità su Twitter arrivano in quest’ultimo periodo: parliamo dell’introduzione di Twitter Alerts e del possibile – rivoluzionario – cambiamento dell’algoritmo di Twitter stesso (quest’ultimo onestamente misterioso e tutto da capire).
Twitter Alerts
Twitter Alerts è un servizio che sta per essere lanciato negli Stati Uniti: ne dà annuncio direttamente Twitter nel suo blog. Dopo l’efficace utilizzo di Twitter come piattaforma comunicativa per gestire e comunicare tempestivamente durante situazioni di emergenza (Uragano Sandy; Tsunami in Giappone e Caccia all’uomo di Boston), i super capi di Twitter hanno deciso di ufficializzare la funzione sociale di questo Social Network.
I canali istituzionali potranno infatti marchiare alcuni tweet come “alert”: coloro i quali si saranno iscritti al servizio (gratuito), riceveranno questi tweet con notifiche push o via SMS. I tweet, inoltre, appariranno così:
Chissà, un giorno l’utile servizio arriverà con ogni probabilità in Italia. Per approfondire ulteriormente, vi rimando all’articolo originale del blog di Twitter.
L’algoritmo di Twitter che fa?
Republicandqueen lanciò – ancora qualche mese fa in questo articolo – un’interessante scenario: l’algoritmo di Twitter muta nella direzione di dare una certa gerarchia ai tweet all’interno dell’affollato stream di notizie.
E’ evidente, infatti, come risulti difficile orientarsi e “spuntarla” su Twitter, nel mezzo dell’infinito flusso di tweet di tutti gli utenti. Come premiare i tweet più rilevanti? Le liste sono uno strumento potente, ma limitato: nell’articolo citato, invece, si fa menzione di un post apparso nel blog developer di Twitter, nel quale si annunciava l’introduzione dei metadata lingua e rilevanza gerarchica. Il primo rileva la lingua del tweet; il secondo il livello (4 in tutto: nessuno, basso, medio, elevato).
Sembrerebbe, dunque, che la direzione intrapresa sia quella di dare un valore al tweet tramite due vie, per l’utente: con argomenti rilevanti (la rilevanza gerarchica è a me ignota a livello di funzionamento) o con i tweet sponsorizzati…
Credit Immagine: tveskov via photopin cc
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