Twitter lancia le “Hashtag Pages” per conquistare le aziende

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[dropcaps]T[/dropcaps]witter si sa, fatica a batter cassa. Contrariamente al Big Brother Facebook, l’azienda di Jack Dorsey ha sempre cercato di privilegiare velocità e funzionalità (mobile) del prodotto, rispetto ad aspetti pubblicitari più orientati ai brand. Da tempo Twitter sta ponderando su come integrare la pubblicità sulla sua piattaforma, senza sacrificare il servizio e la comunicazione al suo interno. Parte integrante di questo social media sono le etichette, gli #hashtag, che vengono utilizzati per aggregare i tweet attorno ad un argomento, oppure per lanciare una “nuova tematica”, promossa con una campagna di engagement, motivata da forte rilevanza mediatica per la massa o per una nicchia rilevante di twitteri. Recentemente l’uccellino cinguettante ha modificato il logo, spiccando il volo verso nuovi orizzonti monetari. Ma cosa sta organizzando?

La novità di questi giorni sono le “hashtag pages”, che in linea alle Fan Page di Facebook e alle Brand Page di Google Plus, cercano di coinvolgere maggiormente i brand all’interno del social. Si tratta di pagine apposite nelle quali l’hashtag è collegato ad una tematica o ad una azienda messa ben in evidenza. Il primo caso che abbiamo potuto osservare è quello di #NASCAR. La pagina (nella foto), si presenta con hashtag e logo del brand posizionati nella parte alta della pagina, leggermente più sotto, nell’header centrale compaiono le foto pubblicate nei tweet. Nella parte sinistra, a fianco al flusso di tweet, ci sono le “persone più popolari” associate a quel particolare tema di discussione.

La novità era stata annunciata domenica scorsa con uno spot televisivo durante una corsa del celebre campionato americano. La pubblicità Nascar mostrava un pilota impegnato a scattare una fotografia con il suo iPhone, accompagnato dalla scritta “see what he sees” e dall’URL della pagina #NASCAR. Questo aggiornamento oltre a portare denaro tonante nelle casse dell’azienda, sarà una grande leva pubblicitaria.

I nuovi Hashtag avranno una grande personalizzazione, con tanto di foto e top tweet. Il flusso sarà inoltre gestito da persone in carne ed ossa e non dal solito algoritmo, questo farà sicuramente sorgere nuove tipologie di contest, legate ad eventi e twittate speciali. Una modifica che permetterà di selezionare i tweet più rilevanti e interessanti ma, al contempo, di censurare quelli potenzialmente pericolosi ed eccessivamente critici.  Il flusso di informazioni in questi casi potrà essere controllato e filtrato da chi gestisce l’hashtag page. Aziende o chi per loro, potrebbero giocare con questa possibilità, valutando un livello di controllo ed integrazione più o meno elevati. Io personalmente ho lanciato un tweet a #NASCAR, ho aspettato e scrollatola la pagina, ma niente da fare. Il mio tweet non è mica comparso nell’Hashtag Page.

Nell’attesa di nuove evoluzioni in ottica user e brand, aspettiamo che queste hashtag pages si diffondano a macchia d’olio tra i top brand e non solo, dopotutto, anche la vostra azienda potrebbe averne bisogno.

 

 

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