[dropcaps]L[/dropcaps]a strategia della mela è lampante, osteggiare Google in qualsiasi modo e a qualsiasi prezzo, limitandone l’utilizzo sui suoi dispositivi, conquistando a spallate nuove aree del mercato. Dopo la messa in cantina di Google Maps (per creare una app migliore solo per iOS), Apple manda in pensione YouTube. L’app del famoso social media non sarà quindi più disponibile nell’app store, una pedina mangiata senza troppi indugi, che segna la sempre più accesa partita tra le due aziende, soprattutto nel mercato mobile. Sembra che la società si sarebbe stufata di pagare una costosa licenza a Google per mantenere l’app, ma probabilmente la decisione sarebbe stata motivata dalla volontà di non avere più alcuna applicazione predefinita della concorrenza sui propri dispositivi. Novità che interesserà solo la nuova versione di iOS 6, dalle precedenti l’app non sarà rimossa, forse per gli accordi di licenza, oppure per non cambiare drasticamente la vita a milioni di utenti che già la utilizzano.
Sempre restando a Cupertino, Apple torna a far la spesa. Dopo l’acquisizione di AuthenTec passata un pò in sordina, il colosso cerca di conquistare terreno nel panorama social marcando stretto Fancy. Il piccolo rivale di Pinterest promette bene, nonostante non abbia avuto il tasso d’incremento di quest’ultimo, ha registrato un notevole aumento delle vendite dirette dal social. Fancy si dimostra infatti particolarmente votato alla vendita online a differenza del rivale, più concentrato sulla organizzazione (vetrinizzazione) dei contenuti/prodotti e sulla condivisione degli stessi.
Tim Cook e compagni, intravedono ampi orizzonti nel commercio elettronico oltre che nel panorama social e cercano, con una strategia votata all’aggressività, di assicurarsi una base utenti in crescita e nuovi introiti. Lo scopo principale è consolidare il proprio business aggiungendo nuove e fiorenti aree di mercato per gli i-device, sempre più customizzabili in base alle necessità di individui ed aziende.
Cook ha già incontrato i responsabili di casa Fancy e pare che l’accordo sia quasi fatto. Apple vuole diventare più social e si sta muovendo su diversi fronti, una di questi è investire su Twitter. Con questa strategia Cook cerca di contrastare direttamente Facebook e Google, che in questo preciso momento storico sfruttano maggiormente il panorama social grazie ai dati in loro possesso e alla social influence sugli acquisti di beni e servizi tra gli utenti online: sempre più propensi ad ascoltarsi tra loro e condividere esperienze di consumo partecipato sui social media.
Una guerra tra cannibali social dove, sempre più spesso, la piccola startup di successo e l’emergente social media diventano pedine nella scacchiera per accrescere aree di mercato, attraverso il collegamento di comunità di utenti con passioni ed interessi comuni, attraverso specifiche funzioni ed applicazioni verticali, cucite apposta per loro.
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Sempre restando a Cupertino, Apple torna a far la spesa. Dopo l’acquisizione di AuthenTec passata un pò in sordina, il colosso cerca di conquistare terreno nel panorama social marcando stretto Fancy. Il piccolo rivale di Pinterest promette bene, nonostante non abbia avuto il tasso d’incremento di quest’ultimo, ha registrato un notevole aumento delle vendite dirette dal social. Fancy si dimostra infatti particolarmente votato alla vendita online a differenza del rivale, più concentrato sulla organizzazione (vetrinizzazione) dei contenuti/prodotti e sulla condivisione degli stessi.
Tim Cook e compagni, intravedono ampi orizzonti nel commercio elettronico oltre che nel panorama social e cercano, con una strategia votata all’aggressività, di assicurarsi una base utenti in crescita e nuovi introiti. Lo scopo principale è consolidare il proprio business aggiungendo nuove e fiorenti aree di mercato per gli i-device, sempre più customizzabili in base alle necessità di individui ed aziende.
Cook ha già incontrato i responsabili di casa Fancy e pare che l’accordo sia quasi fatto. Apple vuole diventare più social e si sta muovendo su diversi fronti, una di questi è investire su Twitter. Con questa strategia Cook cerca di contrastare direttamente Facebook e Google, che in questo preciso momento storico sfruttano maggiormente il panorama social grazie ai dati in loro possesso e alla social influence sugli acquisti di beni e servizi tra gli utenti online: sempre più propensi ad ascoltarsi tra loro e condividere esperienze di consumo partecipato sui social media.
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