Quanti imprenditori e professionisti della Piccole Imprese sono realmente in internet? E quanti stanno sfruttando le potenzialità dei social network?
Lo scorso giugno un’analisi della società di consulenza BCG, ripresa da Il Sole 24 Ore, fotografava le potenzialità di crescita delle imprese ed in generale dei titolari di Partita IVA in Italia grazie al Web, ma anche la ritrosia nell’adozione delle tecnologie necessarie. Nello specifico, la variazione media di fatturato negli ultimi tre anni ha segnato un valore positivo solo per le aziende con una presenza online attiva (+1.2%), mentre per quelle che si limitano ad essere solo online e per quelle non connesse, i dati negativi si attestano rispettivamente al -2.4% e -4.5%. Discorso analogo per le vendite: le prime (+14.7%) riescono ad ottenere dei rendimenti percentuali doppi rispetto alle online (+7.7%), e più che triplicati rispetto al dato medio delle restanti (+4.1%).
Se da un lato le imprese sono in parte online, dall’altro gli imprenditori sembrano poco inclini a discutere nel mondo digitale. In questo contesto Banca IFIS, a tre mesi dal lancio del Blog MondoPMI, un progetto editoriale dedicato ai temi del credito, dei prestiti alle imprese e all’innovazione per le PMI, ha commissionato un’analisi di Web Monitoring, con il preciso intento di capire e studiare il comportamento degli imprenditori online. Dallo studio sono emerse, quattro importanti indicazioni:
i piccoli e piccolissimi imprenditori sono presenti online in maniera maggiore rispetto a quelli della medio-grande impresa, seppur in modo non massiccio e con significative differenze per tipo di sito web;
il passaparola risulta complessivamente polverizzato su molte fonti e, per gran parte di questi prevalgono contenuti generici d’informazioni ed attualità politica, economia e sociale;
i blog, seppur importanti in termini di volumi, non presentano contenuti specifici per il target identificato e la loro autorevolezza non è molto elevata;
su Twitter, primo social per numero di fonti e messaggi, mancano profili realmente prolifici ed in grado di rivestire un ruolo di influencer.
La capacità di dialogo one-to-one e la volontà di generare una community online sembrano dunque essere fattori di vantaggio competitivo per quelle aziende che intendono co-creare prodotti o servizi, ad esempio finanziari, in ambito B2B. “Dall’analisi emergono chiaramente due opportunità per gli imprenditori: da una parte trovare le soluzioni online che permettano la loro aggregazione, dall’altra offrire uno spazio editoriale formativo, capace di promuovere contenuti di qualità sui temi connessi allo sviluppo della loro impresa tramite l’adozione del digitale” afferma Luca Schibuola, Digital Marketing Manager di Banca IFIS, che continua: “i benefici ottenibili dalle aziende attraverso un uso consapevole delle principali pratiche di web marketing sono inestimabili. Si tratta di un tema culturale più che tecnologico”.
Coniugare i due mondi, online e offline, sembra dunque essere il trend vincente. Guidare gli imprenditori in rete facendo capire loro i benefici ottenibili nell’immediato e quali strategie comunicative 2.0 potrebbero rivitalizzare i loro business, sembra essere la via da percorrere per aumentare la base utenti disponibile, riducendo le ultime resistenze. In questo contesto si colloca “L’impresa nell’Era Digitale”, un corso promosso da Banca IFIS in collaborazione con i docenti di Digital Accademia (H-Farm), dove una settantina di imprenditori ha potuto imparare gratuitamente, su sei lezioni, tutti gli strumenti necessari per rendere la propria attività una social PMI, ampliando le proprie conoscenze ai nuovi business ed a un nuovo modo di fare impresa.
In questo caso la vera innovazione consiste nel co-creare una community di lavoro che trae valore dalla condivisione di esperienza. Lo sviluppo di un percorso di scambio tra banca e imprenditori, che nasce online e si concretizza offline, ha quindi l’obiettivo ambizioso di costruire un rapporto costruttivo attorno ai temi dei digitale, sempre più importanti per il business aziendale.
Articolo redatto da MondoPMI:il blog del Gruppo Banca IFIS dedicato agli imprenditori e professionisti della Piccola Media Impresa.
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Quanti imprenditori e professionisti della Piccole Imprese sono realmente in internet? E quanti stanno sfruttando le potenzialità dei social network?
Lo scorso giugno un’analisi della società di consulenza BCG, ripresa da Il Sole 24 Ore, fotografava le potenzialità di crescita delle imprese ed in generale dei titolari di Partita IVA in Italia grazie al Web, ma anche la ritrosia nell’adozione delle tecnologie necessarie. Nello specifico, la variazione media di fatturato negli ultimi tre anni ha segnato un valore positivo solo per le aziende con una presenza online attiva (+1.2%), mentre per quelle che si limitano ad essere solo online e per quelle non connesse, i dati negativi si attestano rispettivamente al -2.4% e -4.5%. Discorso analogo per le vendite: le prime (+14.7%) riescono ad ottenere dei rendimenti percentuali doppi rispetto alle online (+7.7%), e più che triplicati rispetto al dato medio delle restanti (+4.1%).
Se da un lato le imprese sono in parte online, dall’altro gli imprenditori sembrano poco inclini a discutere nel mondo digitale. In questo contesto Banca IFIS, a tre mesi dal lancio del Blog MondoPMI, un progetto editoriale dedicato ai temi del credito, dei prestiti alle imprese e all’innovazione per le PMI, ha commissionato un’analisi di Web Monitoring, con il preciso intento di capire e studiare il comportamento degli imprenditori online. Dallo studio sono emerse, quattro importanti indicazioni:
La capacità di dialogo one-to-one e la volontà di generare una community online sembrano dunque essere fattori di vantaggio competitivo per quelle aziende che intendono co-creare prodotti o servizi, ad esempio finanziari, in ambito B2B. “Dall’analisi emergono chiaramente due opportunità per gli imprenditori: da una parte trovare le soluzioni online che permettano la loro aggregazione, dall’altra offrire uno spazio editoriale formativo, capace di promuovere contenuti di qualità sui temi connessi allo sviluppo della loro impresa tramite l’adozione del digitale” afferma Luca Schibuola, Digital Marketing Manager di Banca IFIS, che continua: “i benefici ottenibili dalle aziende attraverso un uso consapevole delle principali pratiche di web marketing sono inestimabili. Si tratta di un tema culturale più che tecnologico”.
Coniugare i due mondi, online e offline, sembra dunque essere il trend vincente. Guidare gli imprenditori in rete facendo capire loro i benefici ottenibili nell’immediato e quali strategie comunicative 2.0 potrebbero rivitalizzare i loro business, sembra essere la via da percorrere per aumentare la base utenti disponibile, riducendo le ultime resistenze. In questo contesto si colloca “L’impresa nell’Era Digitale”, un corso promosso da Banca IFIS in collaborazione con i docenti di Digital Accademia (H-Farm), dove una settantina di imprenditori ha potuto imparare gratuitamente, su sei lezioni, tutti gli strumenti necessari per rendere la propria attività una social PMI, ampliando le proprie conoscenze ai nuovi business ed a un nuovo modo di fare impresa.
In questo caso la vera innovazione consiste nel co-creare una community di lavoro che trae valore dalla condivisione di esperienza. Lo sviluppo di un percorso di scambio tra banca e imprenditori, che nasce online e si concretizza offline, ha quindi l’obiettivo ambizioso di costruire un rapporto costruttivo attorno ai temi dei digitale, sempre più importanti per il business aziendale.
Articolo redatto da MondoPMI:il blog del Gruppo Banca IFIS dedicato agli imprenditori e professionisti della Piccola Media Impresa.
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