Semplificare il lavoro con i social media: lo schema a Cluster per pianificare la strategia

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[dropcaps]U[/dropcaps]no degli aspetti fondamentali per lavorare con i social media è l’organizzazione del lavoro. Dentro un mare di contenuti eterogenei che viaggiano in tempo reale è bene fare un punto elenco dei progetti nella vostra testa e avere i piedi ben saldi a terra, costruendo meccanismi di monitoraggio e pianificazione che permettano di valutare le “azioni intraprese” in base a obiettivi e KPI misurabili.
Per “azioni” intendo la programmazione di una iniziativa congiuntamente su più social (o piattaforme) oppure la semplice pubblicazione di un contenuto sulla pagina Facebook. Vediamo assieme alcuni strumenti e una “strategia a blocchi” per ottimizzare il proprio lavoro migliorando il processo.

Partire dal target

Se avete ben chiaro chi è il vostro pubblico/interlocutore, dovete porvi la seguente domanda: quali contenuti gli interessano?  Nella stesura del piano editoriale è importante costruire passo per passo gli approfondimenti, fornire quindi qualità e continuità su temi sensibili e di interesse per differenti target. Per aver ben chiaro la direzione strategica intrapresa, è necessario definire in primis i vostri interlocutori (macro-target: consumatori, imprenditori, direttori commerciali, risparmiatori, investitori; micro target: giovani donne geek appassionate di moda). Per esempio da 5 potenziali target possiamo ricavare differenti contenuti per ciascuno (video, infografiche, articoli, news, notizie più istituzionali, aforismi, immagini di eventi), pianificando uscite e piattaforme interessate.

Costruire i contenuti in base alla strategia

La creatività è importante, ma senza pianificazione la soglia d’attenzione diminuisce e con essa anche il coinvolgimento delle persone. I social media sono strumenti, tasselli di un mosaico più grande fatto di canali con funzionalità diverse e complementari, che possono essere impiegati al contempo per implementare il lancio di un prodotto o di una iniziativa con uno stesso continuo logico. Per esempio promuovere un evento focalizzato sul vostro target, scrivere al contempo una serie articoli dedicati sul proprio blog, costruire un e-book dedicato che ne approfondisce le tematiche inserendo questi articoli ed alcuni contenuti aggiuntivi (interviste, guide) e promuoverlo sui propri presidi sociali inserendolo anche su SlideShare, sono tutti passaggi che fanno parte di un macro progetto che può avere un triplice scopo: fare storytelling attorno al brand, creare engagement targettizzato offline e online, e di conseguenza favorire l’incremento di lead, cioè generazione di contatti e richieste che in molti casi si trasformano in conversioni economiche.

Dallo Storytelling alla Lead Generation

Dal feedback form durante l’evento alla landing page personalizzata con le testimonianze dei propri partecipanti/casi di successo, i metodi per creare lead intorno ad una campagna sono molti. Se poi aggiungiamo una campagna adv sul contenuto creato che offre valore aggiunto a quell’utente spiegando il prodotto, allora i due macro-obiettivi si avvicinano ancor di più, trasformando la narrazione in lead generation qualificata. Strumenti e soluzioni non sempre sono sovrapponibili, i due obiettivi sono spesso difficili da correlare, proprio per questo è necessario monitorarli e misurarli.

Essere multitasking, cioè essere ordinati in mezzo al caos

Essere multitasking non significa fare più cose contemporaneamente ma semplificare e razionalizzare, mediante uno schema a blocchi tutto diventa più semplice e ordinato. L’approccio lean può essere reinterpretato come un continuo zoomare dall’alto al basso tra progetti e azioni, costruendo un piano di lavoro che tenga conto di processi decisionali e to do list quotidiana nei vari canali d’azione. Per concludere è fondamentale mantenere la calma, avere ben chiaro scopo e direzione delle nostre azioni, in mezzo a riunioni, confronti, telefonate e mail; potremmo perdere la ragione in un semplice task quotidiano.

Questo post è frutto della mia continua ricerca dell’ordine perduto, nella mia esperienza ho riscontrato come l’adozione di molti strumenti porti confusione, meglio testarne alcuni e scegliere i più adatti alle proprie necessità (che attenzione, possono cambiare!). Calendario ed exel rimangono fondamentali per la pianificazione, se poi vengono impiegati con un “approccio a cluster” sarà più semplice costruire ed ottimizzare le buone idee trasformandole in piani strategici.

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3 Commenti

  1. Ottimo articolo. E’ quello che sto cercando di costruire..la fame di informazioni e le distrazioni sono in agguato. Bisogna regolare il flusso e organizzare l’azione, segmentando il lavoro, non facile!
    Grazie ciao

    1. Grazie per il tuo feedback Francesco, hai perfettamente ragione: le distrazioni sono sempre dietro l’angolo. Per ovviare è utile spezzare il ritmo con piccole sessioni di pausa, la tecnica del pomodoro è utile in tal senso anche se non sempre utilizzabile all’interno di un contesto multitasking.

      Credo che segmentare sia indispensabile in qualsiasi lavoro, soprattutto nel web. È necessario recuperare razionalità, semplificare gli strumenti impiegati trasformando in pratica le idee.

      A presto!

  2. Grande Mattia, gran bell’articolo come al solito!!! E’ sempre un piacere leggere ciò che scrivi.
    Condivido a pieno il contenuto dell’articolo.
    Grazie mille
    Un salutone
    Maurizio

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