Come vi sarete accorti, Bitly, il noto servizio gratuito di accorciamento url è cambiato. Una mattina vi sarete svegliati e durante le vostre solite attività sul web, vi sarà venuta l’esigenza di accorciare un link: avete aperto Bitly e… sorpresa! Vi è apparso un sito tutto nuovo.
Una metamorfosi. Per quel che mi riguarda, dopo un iniziale (e a dire il vero lungo) disorientamento, ho cominciato a capire di cosa si trattasse e dove fossero posizionate le vecchie. Tanto per cominciare, esteticamente è molto più accattivante di prima.
Esplorando il sito si trova presto Add a Bitmark: qui inserisci l’url da accorciare. Fin qui, niente di nuovo. La cosa interessante però sono i Bundles. I bundles sono delle raccolte di bitmark (cioè di url accorciati), visto che il nuovo obiettivo di Bitly è quello di far si che gli utenti mostrino al mondo e agli amici la propria raccolta di link (in un’ottica di condivisione sociale).
Il cambiamento di Bitly quindi è piuttosto radicale, soprattutto in termini concettuali: non vuole assolutamente essere un semplice “service”, in cui ogni utente spende 5 secondi per accorciare l’url e se ne va. Il fine è quello di virare maggiormente verso la creazione di un Social Network compiuto: al servizio offerto e alle relative statistiche sui link accorciati, Bitly costruisce un profilo pubblico dell’utente.
Per questa scelta Bitly viene in questi giorni duramente criticato. Il mio parere è che abbia fatto bene a cambiare, poiché mi chiedo: avrebbe potuto resistere come semplice service gratuito? E qual era il modello economico di Bitly? L’obiettivo ora è sicuramente ambizioso ma penso non avessero altra scelta. E’ palese che la metamorfosi di Bitly sia appena cominciata…
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Come vi sarete accorti, Bitly, il noto servizio gratuito di accorciamento url è cambiato. Una mattina vi sarete svegliati e durante le vostre solite attività sul web, vi sarà venuta l’esigenza di accorciare un link: avete aperto Bitly e… sorpresa! Vi è apparso un sito tutto nuovo.
Una metamorfosi. Per quel che mi riguarda, dopo un iniziale (e a dire il vero lungo) disorientamento, ho cominciato a capire di cosa si trattasse e dove fossero posizionate le vecchie. Tanto per cominciare, esteticamente è molto più accattivante di prima.
Esplorando il sito si trova presto Add a Bitmark: qui inserisci l’url da accorciare. Fin qui, niente di nuovo. La cosa interessante però sono i Bundles. I bundles sono delle raccolte di bitmark (cioè di url accorciati), visto che il nuovo obiettivo di Bitly è quello di far si che gli utenti mostrino al mondo e agli amici la propria raccolta di link (in un’ottica di condivisione sociale).
Il cambiamento di Bitly quindi è piuttosto radicale, soprattutto in termini concettuali: non vuole assolutamente essere un semplice “service”, in cui ogni utente spende 5 secondi per accorciare l’url e se ne va. Il fine è quello di virare maggiormente verso la creazione di un Social Network compiuto: al servizio offerto e alle relative statistiche sui link accorciati, Bitly costruisce un profilo pubblico dell’utente.
Per questa scelta Bitly viene in questi giorni duramente criticato. Il mio parere è che abbia fatto bene a cambiare, poiché mi chiedo: avrebbe potuto resistere come semplice service gratuito? E qual era il modello economico di Bitly? L’obiettivo ora è sicuramente ambizioso ma penso non avessero altra scelta. E’ palese che la metamorfosi di Bitly sia appena cominciata…
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