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Tratto da Corriere.it – 16 settembre
In sostanza, questa è stata la dichiarazione di Vogue USA, che ha dichiarato guerra alle fashion blogger. Notizia di qualche giorno fa. Queste dichiarazioni mi suscitano due tipi di riflessione:
…Cercare lo stile in una prima fila composta da persone pagate è come cercare l’amore in uno strip club.
I publi-redazionali e la pubblicità che le riviste sono solite fare, funzionano alla stessa identica maniera. Due pesi, due misure…
Detto questo, quindi, se sei un brand e cerchi visibilità, la via dei web influencer (blogger o no che siano) è più che sensata, ad oggi, purché fatta in una certa maniera. Ma quali sono le modalità – anche per piccoli marchi – di raggiungere e riuscire a parlare con queste persone spesso senza staff o con un altro lavoro al di là del blogging?
Chi ha già provato a contattare questi influencer sa che non è sempre semplicissimo riuscire ad averci a che fare…
6 consigli frutto della nostra esperienza con web influencer e blogger
Premesso che – lo do per scontato – occorre individuare personaggi in linea con il progetto/il brand che vai a promuovere, è bene seguire qualche buona pratica per facilitare il lavoro di Digital PR, affatto semplice. La nostra esperienza in 6 punti, che condividiamo di seguito:
In particolare, prova a chiedere una cosa piccola, banale… questa tecnica altro non è che una declinazione della “tecnica del piede nella porta” – un trucchetto da venditori porta a porta:
La tecnica del piede nella porta consiste nel convincere qualcuno a fare qualcosa introducendo prima una richiesta più piccola. L’idea è che questa piccola richiesta ti permetta di “mettere il piede per bloccare la porta di casa del cliente”, così che non possa richiuderla e debba stare ad ascoltare il resto. In sostanza, bisogna strappare un piccolo SI: è infatti dimostrato che le persone che accettano una prima piccola richiesta, tendono ad accettare anche richieste successive più impegnative.
Fonte: efficacemente.com/2011/09/persuasione
L’alternativa opposta è la “tecnica della porta in faccia”, ovvero: parti con una richiesta eccessiva e dal naturale NO che otterrai prova a scendere con una richiesta più ragionevole. Personalmente, preferisco puntare a un piccolo SI che a un grande No…
Alla fin fine, un approccio “A/B testing” empirico è utile anche per le Digital PR.
Dal Social ci si sposta poi a una e-mail formale o alla telefonata.
“Hai un blog che parla di Sport & Fitness? Vuoi collaborare con il brand XY? Contattaci e ti spiegheremo il nostro progetto”
Tutto qui. Insomma, anche collaborare con blogger e web influencer non è una passeggiata e richiede un minimo di strategia e qualche astuzia da mettere in campo, viceversa si perderà molto tempo e si otterranno ben pochi risultati.
Che esperienze hai avuto quando ti sei trovato nella situazione di dover contattare blogger o web influencer? (o presunti tali…)
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