Questo sito utilizza i Cookie ma rispettiamo la tua privacy. Puoi accettarli, rifiutarli o esprimere le tue preferenze di seguito. Le tue impostazioni saranno salvate per un anno. I Cookie statistici sono già attivi perché i relativi dati sono configurati in maniera anonima e aggregata (nelle preferenze trovi maggiori dettagli). Se vuoi, leggi l'
Informativa estesa
Tratto da Corriere.it – 16 settembre
In sostanza, questa è stata la dichiarazione di Vogue USA, che ha dichiarato guerra alle fashion blogger. Notizia di qualche giorno fa. Queste dichiarazioni mi suscitano due tipi di riflessione:
…Cercare lo stile in una prima fila composta da persone pagate è come cercare l’amore in uno strip club.
I publi-redazionali e la pubblicità che le riviste sono solite fare, funzionano alla stessa identica maniera. Due pesi, due misure…
Detto questo, quindi, se sei un brand e cerchi visibilità, la via dei web influencer (blogger o no che siano) è più che sensata, ad oggi, purché fatta in una certa maniera. Ma quali sono le modalità – anche per piccoli marchi – di raggiungere e riuscire a parlare con queste persone spesso senza staff o con un altro lavoro al di là del blogging?
Chi ha già provato a contattare questi influencer sa che non è sempre semplicissimo riuscire ad averci a che fare…
6 consigli frutto della nostra esperienza con web influencer e blogger
Premesso che – lo do per scontato – occorre individuare personaggi in linea con il progetto/il brand che vai a promuovere, è bene seguire qualche buona pratica per facilitare il lavoro di Digital PR, affatto semplice. La nostra esperienza in 6 punti, che condividiamo di seguito:
1. Se hai budget e cerchi web influencer con un profilo elevato (e dei numeri importanti in termini di follower, fan e visite), ti conviene rivolgerti direttamente alle agenzie che gestiscono questi personaggi o ai network pubblicitari che hanno l’esclusiva sulle collaborazioni di determinati portali. Zero perdite di tempo e gestione professionale della cosa. Punto.
2. Se contatti direttamente blogger e influencer, è bene preferire il contatto telefonico o una combo di e-mail + telefonata. Il rapporto personale, in questi casi, permette un clima di maggior fiducia: considera sempre che molti blogger ricevono tantissime richieste, alcune sono spam o poco interessanti, quindi diventa difficile per loro (anche in termini di tempo) individuare le richieste serie tra le comunicazioni inutili.
3. Quando scrivi la mail all’influencer, “keep it simple”: ossia scrivi brevemente di cosa si tratta, non dire tutto. Una mail troppo lunga probabilmente non verrà letta con attenzione, perciò scrivi le cose più interessanti via mail così da attirare l’attenzione e aver l’occasione di approfondire il discorso in seguito.
In particolare, prova a chiedere una cosa piccola, banale… questa tecnica altro non è che una declinazione della “tecnica del piede nella porta” – un trucchetto da venditori porta a porta:
La tecnica del piede nella porta consiste nel convincere qualcuno a fare qualcosa introducendo prima una richiesta più piccola. L’idea è che questa piccola richiesta ti permetta di “mettere il piede per bloccare la porta di casa del cliente”, così che non possa richiuderla e debba stare ad ascoltare il resto. In sostanza, bisogna strappare un piccolo SI: è infatti dimostrato che le persone che accettano una prima piccola richiesta, tendono ad accettare anche richieste successive più impegnative.
Fonte: efficacemente.com/2011/09/persuasione
L’alternativa opposta è la “tecnica della porta in faccia”, ovvero: parti con una richiesta eccessiva e dal naturale NO che otterrai prova a scendere con una richiesta più ragionevole. Personalmente, preferisco puntare a un piccolo SI che a un grande No…
4. Fai diverse prove di testo e osserva la velocità e il tenore delle risposte: man mano riuscirai ad essere sempre più efficace e a capire “su quali tasti battere” per essere più convincente.
Alla fin fine, un approccio “A/B testing” empirico è utile anche per le Digital PR.
5. Cross-medialità e Social Media: da esperienza abbiamo verificato che un contatto “informale” funziona di più, quindi contattare il web influencer con una richiesta breve e semplice via Facebook Messenger, ad esempio, o via Twitter o LinkedIn può essere una buona mossa.
Dal Social ci si sposta poi a una e-mail formale o alla telefonata.
6. Da tattica “Push” – in cui tu premi e insisti per avere qualcosa dai web influencer – perché non sperimentare anche una tattica “Pull”, che attiri blogger e web influencer. Giusto per citare un esempio facile facile: un post sponsorizzato su Facebook strettamente indirizzato agli utenti che hanno un blog sulla tematica di interesse, per promuovere la possibilità di collaborare con il brand.
“Hai un blog che parla di Sport & Fitness? Vuoi collaborare con il brand XY? Contattaci e ti spiegheremo il nostro progetto”
Tutto qui. Insomma, anche collaborare con blogger e web influencer non è una passeggiata e richiede un minimo di strategia e qualche astuzia da mettere in campo, viceversa si perderà molto tempo e si otterranno ben pochi risultati.
Che esperienze hai avuto quando ti sei trovato nella situazione di dover contattare blogger o web influencer? (o presunti tali…)
Accedi a risorse riservate – gratis – ogni mese (e ottieni subito gli e-book per creare nuovi contenuti e su “come guadagnare online”)
Come cercare lavoro? Partendo da un curriculum online… innovativo!
Come trovare idee per contenuti online che si posizionano su Google
Trucchi Facebook: alcune funzionalità nascoste, curiose e poco note
Come pubblicizzare un evento online locale: oltre 20 vie da considerare
La keyword density per la SEO è ancora importante?
Come funzionava Foursquare e come è stato sostituito – Strumenti di Local Marketing