Questo sito utilizza i Cookie ma rispettiamo la tua privacy. Puoi accettarli, rifiutarli o esprimere le tue preferenze di seguito. Le tue impostazioni saranno salvate per un anno. I Cookie statistici sono già attivi perché i relativi dati sono configurati in maniera anonima e aggregata (nelle preferenze trovi maggiori dettagli). Se vuoi, leggi l'
Informativa estesa
Un grande classico delle piccole e medie imprese italiane, magari familiari, prevede che la comunicazione e il marketing siano drammaticamente demandate “al cugggino” o al parente. Un tempo bastava avere un prodotto discreto per avere successo, senza un approccio manageriale e con una comunicazione scarna o difensiva, ma oggi – in particolare lato comunicazione “Social” – se si vuole veramente mettere la comunicazione al servizio del business occorre un approccio decisamente più strutturato e non improvvisato. [Leggi anche: “Il Marketer moderno? Meno tecnica, più persona“]
Lo dicono i fatti, estrapolati da alcune interessanti ricerche su Facebook di SocialBakers…
3 cose da sapere per gestire professionalmente Facebook nel 2016
SocialBakers + “le mie opinioni” sulla base di quel che ho visto in quest’ultimo anno mi spingono ad indicare 3 cose da sapere per gestire con professionalità pagine fan e business vari su Facebook (ma sono estendibili anche agli altri Social Network…).
1. Com’è formata la News Feed di Facebook
SocialBakers ha prodotto una ricerca indipendente per capire come funziona e da cosa è composto il flusso di notizie che ognuno di noi vede su Facebook. Numeri interessanti:
In passato, quindi, i brand avevano decisamente più interazioni e più spazio: evidentemente, Facebook ha deciso che questo spazio, i brand, devono oggi acquistarlo tramite la piattaforma Facebook Ads. Pubblicare link a casaccio, per un’azienda, rischia di non produrre alcunché.
Questo dato di fatto ci porta dritti al punto seguente.
2. Social Ads – mai più senza
Ad inizio 2013, più di metà dei marketing manager escludeva a priori l’utilizzo della pubblicità su Facebook. Sono di fatto passati quasi 3 anni, e i dati di SocialBakers dimostrano che oltre il 75% dei brand su Facebook fanno uso della piattaforma Facebook Ads.
Parallelamente, sempre in questo stesso lasso temporale, si registra un aumento dei post sponsorizzati che sfiora il 120%. Tutto torna anche quando si osserva la portata – quindi “la visibilità” – dei contenuti pubblicati su Facebook. La fetta acquisita dai post a pagamento assume dimensioni sempre maggiori; e la tendenza non sembra voler diminuire.
Gli effetti di questi cambiamenti, per chi vuole avere successo su Facebook, sono i seguenti, a mio parere:
A ciò si deve aggiungere anche la complessità e le sfaccettature sempre maggiori che Facebook stesso mette a disposizione. Recentemente ho testato “Facebook Lead Ads”, ossia quella particolare tipologia pubblicitaria che permette di ottenere contatti e dati degli utenti direttamente all’interno di Facebook, senza mandarli sul vostro sito, sulla vostra pagina di atterraggio.
Ecco i 4 semplici passaggi che l’utente effettuerà dentro Facebook per scaricare le vostre risorse gratuite o per visualizzare una pagina segreta… e così via.
Ne parlerò prossimamente, perché merita un articolo a se stante, comunque vi basti sapere che questo nuovo strumento è talmente efficace che ha battuto il classico Post sponsorizzato per 13 a 3…
3. Il contenuto “fuoriclasse”
Analogamente a come si diceva tempo fa con il calciomercato del Real Madrid – “1 grande acquisto all’anno” – anche sui Social Network a mio avviso occorre una grande novità all’anno (o anche più frequentemente) a livello di piano editoriale. Dovete variare i contenuti in maniera approfondita, proprio per evitare di dipendere totalmente dalla pubblicità che vi toccherà su Facebook per avere visibilità. Non dovete sperperare grandi budget per creare mille tipologie di contenuti multimediali: può bastare, ogni tot di tempo (eventualmente una volta all’anno per le piccole aziende), produrre anche una sola nuova-innovativa tipologia di contenuti.
Possono essere dei video, dei video a 360 gradi (quando saranno disponibili anche per la vostra pagina Facebook); delle immagini gif, una serie di fotografie curate, delle grafiche o delle infografiche, dei podcast, dei contenuti speciali. E’ possibile andare di fantasia: con delle mini interviste, come ad esempio “una domanda e una risposta” a un personaggio rilevante del settore o a un dipendente interno, per stimolare il dialogo con i vostri fan e aumentare, conseguentemente, la portata naturale – e dunque la visibilità – dei contenuti che pubblicate. Non importa esattamente “cosa”: ciò che conta è che con fantasia e proattività si riesca a generare contenuti “nuovi” in tutti i sensi, periodicamente.
Questi “contenuti fuoriclasse”, a mio modesto parere non si improvvisano. Servono professionisti o agenzie (o team interni) avvezzi al mondo comunicazione e con capacità operative e strategiche adeguate anche alla scelta degli strumenti e dei modi più corretti per comunicare un marchio e per raggiungere la potenziale clientela.
Chiunque si occupi di web marketing e di Social Media Marketing si sarà reso conto che sempre più utenti scavalcano il sito web e passano direttamente alla pagina fan ufficiale su Facebook per entrare in contatto con un’azienda, rivolgere domande, chiedere informazioni su servizi e prodotti: nel momento in cui ciò accade, occorre fare tesoro delle buone pratiche della gestione di un sito web (contenuti di qualità, aggiornati, freschi, autorevoli) e riportarle sulla pagina Facebook (o quel che è).
Mi dite il vostro parere? Siete d’accordo che non è più possibile una gestione “fatta in casa” di Facebook e degli altri Social Network?
Accedi a risorse riservate – gratis – ogni mese (e ottieni subito gli e-book gratuiti su come creare nuovi contenuti online e su “come guadagnare online”)
Le Migliori App per Guadagnare Online
Come cercare lavoro? Partendo da un curriculum online… innovativo!
Come trovare idee per contenuti online che si posizionano su Google
Trucchi Facebook: alcune funzionalità nascoste, curiose e poco note
Come pubblicizzare un evento online locale: oltre 20 vie da considerare
La keyword density per la SEO è ancora importante?