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Ormai lo sappiamo tutti, “video is the new black” quando si parla Social Network o semplicemente di contenuti di marketing.
Promossi dall’algoritmo di Facebook e “benedetti” per quanto concerne gli investimenti pubblicitari ad essi correlati, i video sono il contenuto principe di molte strategie di digital marketing. Ultimamente c’è spazio anche per i contenuti audio sui Social, pertanto il trend Social è tracciato e visibile.
Come sempre, i numeri ci danno qualche conferma… (fonte: Hubspot – indagine estiva con 500 aziende americane e oltre 250.000 video realizzati in ottica business).
Ok, sono numeri che, in quanto tali, vanno sempre contestualizzati: parliamo di aziende americane di dimensioni medio-grandi, che hanno budget per avere un team di videomaker interno o per produrre quasi 20 video al mese.
Ciò che è interessate, però, è il trend che delineano e alcune caratteristiche intrinseche che qualunque progetto di video marketing dovrebbe osservare.
Già, perché ci sono delle buone pratiche, ovviamente. I video sono un’arma molto affilata, da maneggiare con cura:
Oggi, quindi, vediamo quali sono gli ingredienti minimi per puntare sul video marketing con “decenza”, senza errori marchiani.
🔎 Se sei interessato ai video per i Social (e non solo), leggi questo articolo più recente: bee-social.it/video-social-per-social-media-marketing
5 caratteristiche per progetti video marketing di successo
1. Brevità (?)
Come abbiamo visto, i video online diffusi sui Social hanno una durata media inferiore ai 2 minuti. Addirittura, i migliori riscontri si hanno sotto ai 60 secondi, in base a una ricerca di Animoto.
Il concetto della brevità si può estendere anche al numero di parole che il tuo video può contenere (è un video, in fin dei conti, non un blog post). Oltre ai sottotitoli, che trattiamo nel punto successivo, una buona idea è quella di evidenziare alcuni concetti chiave in maniera testuale in sovraimpressione durante lo svolgimento del video.
In realtà, il compromesso sulla lunghezza è valido sui video tanto quanto sui post per un blog: a fronte di lunghezze “consigliate”, deve sempre prevalere la qualità del contenuto, le finalità del video, il target a cui si rivolge, etc. Riassumerei la questione in due punti:
2. Trascrizione del testo
E’ molto sensato trascrivere il testo dello speakerato come sottotitoli, per dare l’opportunità di fruire del contenuto video fino al termine in maniera sensata anche per gli utenti che si trovassero in una situazione dove non possano attivare l’audio del pc o smartphone (oltre l’80% degli utenti Facebook guarda video silenziati, secondo Hootsuite).
Questo banale trucchetto aumenta di molto le statistiche di visualizzazioni completate, con conseguente miglior diffusione naturale del video su Facebook, ad esempio. L’algoritmo che determina la diffusione organica di un contenuto misura anche, tra le varie cose, la qualità delle interazioni degli utenti verso un contenuto.
3. Le finalità del video (alias “la Strategia”)
Come abbiamo visto dalle statistiche, la tipologia e le finalità di un video cambiano notevolmente il COME/QUANDO/DOVE un video viene guardato. Sui Social via mobile o su un pc al lavoro, ad esempio. Quindi prima di qualunque altra scelta, occorre essere consapevoli di vari fattori, tra cui
Queste scelte determineranno di conseguenza la disposizione dei messaggi nel video, l’incipit del video stesso, la scelta di inserire i sottotitoli, la durata del video, etc…
A proposito di Strategia sui Social, puoi dare un’occhiata anche a questo articolo su quali Social scegliere per un’azienda e a cosa si intende per Strategia di Marketing.
4. I primi secondi del video…
I primi istanti del video sono vitali per attirare immediatamente l’attenzione degli utenti. L’algoritmo di Facebook premia un contenuto video sulla base del tempo di permanenza degli utenti sul video stesso, sulle interazioni con il video, sulle visualizzazioni completate.
La disattenzione imperante degli utenti sui Social – causata dal bombardamento di stimoli e contenuti in competizione tra loro – rende cruciale “il primo impatto”, ossia la prima impressione su un insieme di elementi quali l’immagine di anteprima, la didascalia del contenuto pubblicato e i primissimi secondi del video stesso. Li ci si gioca l’intero investimento fatto.
A proposito di anteprima dei Video sui Social: sai come personalizzarla?
Personalizzare l’anteprima di un video sui Social è cruciale. Pensaci, si tratta dell’immagine che vedono i tuoi utenti appena arrivano sulla tua pagina: spesso, l’inizio del video che carichi è una schermata nera o peggio ancora un frame sfuocato. Personalizzare l’anteprima di un video vuol dire curare un dettaglio che può sembrare piccolo, ma che invece è fondamentale per attirare l’attenzione dell’utente.
Vediamo insieme come fare:
5. E la call to action?
Online non puoi evitare di inserire una call to action, un invito all’azione per gli utenti, anche se si tratta di un video. Potrebbe essere inserita al termine del video e, sicuramente, nelle didascalie che accompagnano la diffusione del video nei vari canali di comunicazione.
Potrà sembrare un dettaglio trascurabile, ma non è così: gli “inviti all’azione” sono elementi determinanti per portare istintivamente gli utenti ad agire nella direzione desiderata. In numerosissimi casi, gli utenti online sono spaesati e non sanno bene cosa possono fare in una pagina web, perciò essere espliciti nel suggerire cosa possono fare è un aspetto indispensabile nella strategia di content marketing e social media marketing. Su questo aspetto cruciale, suggeriamo due articoli di approfondimento:
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