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Ormai lo sappiamo, i video sono un elemento integrato nella nostra vita quotidiana, ma anche degli alleati per i nostri business sotto forma di video ads, siano esse video ads Facebook, YouTube, etc.
Oggi, nell’era digitale, le persone consumano e condividono costantemente video con i loro cari, colleghi e conoscenti.
Dai video di animali ai tutorial informativi fino ai contenuti promozionali, la varietà di tipi di video disponibili è infinita.
Proprio per questo diventa indispensabile inserire nella propria strategia web anche l’advertising video.
Questo rappresenta un’opportunità d’oro per mostrare in modo differente e creativo il tuo brand attraverso pubblicità video coinvolgenti e performanti.
Sono diverse le ricerche che lo confermano e mostrano i chiari vantaggi delle campagne di advertising video.
Senza contare che anche il ROI (ritorno sull’investimento) risulta migliorato. Fonte: Vidyard
4 motivi per scegliere di fare advertising video
Creare dei video pubblicitari in affiancamento agli annunci testuali o con immagini per le campagne del tuo brand può avere molti vantaggi.
I motivi per scegliere di creare video ads sono diversi, riassumiamo quindi i 4 più importanti secondo i dati raccolti da alcuni studi:
Una conferma importante arriva anche dalle campagne Performance Max di Google Ads, campagne particolarmente efficaci soprattutto per gli e-commerce (ma in realtà anche in chiave lead generation, sia B2B che B2C).
Questo tipo di campagna copre tutti i posizionamenti dell’ecosistema Google (Google Maps, Search, Display, YouTube, Gmail, Discovery) e fa ampio uso dell’AI Google per segmentare e intercettare gli utenti che stanno realmente cercando.
Per fare ciò, sono richiesti molti asset creativi: tanti titoli e descrizioni, immagini, logo del brand, le varie estensioni (oggi chiamate asset) e anche i video.
Nella nostra esperienza, l’aggiunta di video a campagne P.Max aumenta notevolemente la resa, il CTR e i risultati medi.
Inoltre laddove non vengano aggiunti video, ad esempio, Google Ads cercherà di comporre un video da immagini e titoli/descrizioni inseriti. Naturalmente questo video non potrà essere efficace come un video realizzato ad hoc con un messaggio, un tono di voce e un’estetica precise.
La morale è questa: gli strumenti di marketing online si affinano sempre di più; sta all’azienda rimanere al passo e produrre contenuti di qualità per sfruttare al massimo le potenzialità delle piattaforme pubblicitarie e di comunicazione.
Quindi, come sappiamo se le nostre video ads stanno funzionando?
Sicuramente le metriche da tenere in considerazione sono svariate e non si fermano solo a quelle relative alle video ads.
Il percorso utente è diventato caotico e complesso (Messy Middle!) e gli individui passano per diversi touchpoint nel tempo prima di arrivare alla conversione; quello che possiamo fare è tenerlo a mente nell’ideazione della strategia di marketing, osservando costantemente i dati.
1. Le creatività pubblicitarie catturano le persone? Si fermano almeno 3 secondi?
Questo è uno dei primi dati da controllare sui backend delle piattaforme pubblicitarie. Come abbiamo detto anche nel nostro articolo Video social: un “Must have” per il social media marketing, i primi 3 secondi fanno la differenza tra un filmato di successo e un flop.
A maggior ragione se stiamo parlando di una clip per una campagna pubblicitaria per trovare nuovi clienti: qui i primi 3 secondi sono davvero decisivi e definisco l’Hook Rate della tua video ads Facebook, YouTube, etc.
Se stai riuscendo a fermare le persone dallo scroll o dello skip, hai già fatto un buon lavoro con la creazione del tuo contenuto di advertising video, questo è il primo passo verso un buon risultato.
2. Il video è interessante? Quanti lo guardano fino al 50/75%?
Una volta controllato l’hook rate dei primi 3 secondi del tuo contenuto, un altro punto importante da analizzare è la qualità della tua video ads in relazione al tuo target.
Per farlo, una metrica importante da guardare è la % di visualizzazione del video, da rapportare con il dato precedente.
Questo confronto è molto utile soprattutto per aiutarti a capire quanti utenti perdi a ogni passaggio.
Solo così, grazie ai dati, potrai capire davvero la qualità del contenuto che hai realizzato per il tuo advertising video.
Analizzare le percentuali ci dice se abbiamo creato uno storytelling di valore all’interno del nostro contenuto, se risponde a domande/dubbi reputati interessanti dal nostro target e se il video è capace di coinvolgere le persone a cui l’algoritmo ha deciso di mostrarlo dopo averlo analizzato (o in base al nostro targeting).
3. L’Ads Video stimola azioni? Quanti utenti vanno ad approfondire proseguendo nella CTA?
Considera ad esempio il video di un rasoio, i primi 3 secondi ti fanno capire di cosa si tratta, il resto del video ti dà dettagli, ti trasmette soluzioni, probabilmente anche emozioni e ti racconta la storia di come anche tu, proprio con quello strumento, potresti cambiare e migliorare la percezione di te o migliorare il tuo aspetto…
Però poi scrolli e non clicchi sul pulsante con la CTA – l’invito all’azione (che magari ti porta ad acquistare il prodotto).
Non è del tutto un Game Over, perché comunque una comunicazione di questo tipo contribuisce alla Brand Awareness e porta l’utente ad intraprendere il percorso (funnel?) che vuoi tu.
Però la costante mancata azione concreta, ci può far capire qualcosa di importante:
Alcune cose che puoi considerare: valutare il video che hai fatto tenendo conto di quanto sia chiaro e immediato; testare altri ganci o risposte a dubbi e domande diverse; analizzare nuovamente e se serve rivedere il target di riferimento cercando sui social, sulle piattaforme di e-commerce o sui motori di ricerca e capire cosa cerca, in che modo, per quali motivi e quali dubbi ha.
Attenzione però: queste considerazioni sono valide in linea teorica, ma bisogna considerare anche eventuali aspetti legati alla debolezza del brand, alla scarsa fattura tecnica del video.
4. Il video attira traffico di qualità? Come si comportano gli utenti sul sito?
Dopo aver visto le metriche importanti da considerare sulle piattaforme social, ora cerchiamo di capire se la nostra campagna di advertising video attira traffico di qualità oppure no.
Per farlo ci viene in aiuto Google Analytics. In questa fase è importante vedere come si comportano le persone una volta arrivate sul nostro sito.
Per capirlo al meglio bisogna tenere conto della fase del funnel in cui ci troviamo.
Nella fase bottom, i dati più importanti riguardano (quasi sempre, ma non solo) la monetizzazione, nella fase top e mid del funnel ci sono alcuni dati che possono darci buone indicazioni sulla qualità del traffico.
I dati da considerare sono:
A questo punto tutto sta a te: analizza le tue video ads YouTube, Faceboook, Instagram, etc; trova cosa blocca i tuoi clienti e capisci come fornire le giuste rassicurazioni, per dimostrare che proprio tu puoi aiutarli a risolvere la loro necessità.
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