Pochi giorni fa, @ValaAfshar, persona decisamente da seguire su Twitter, ha pubblicato una top ten aggiornata dei “luoghi” – virtuali e non – più popolosi del mondo…
1° – Facebook
2° – Cina
3° – India
4° – Tencent
5° – Whatsapp
6° – USA
7° – Google Plus
8° – Linkedin
9° – Instagram
10° – Twitter
Al di là di alcune probabili sorprese e di luoghi popolosi in cui non succede assolutamente nulla (Google Plus), l’unico posto in cui la comunicazione è immediata, internazionale, senza frontiere e immediatamente comprensibile a tutti è Instagram.
I Fan al centro della strategia di brand
Con immagini e video è possibile rappresentare semplicemente TUTTO.
Oltre alle solite foto di prodotto, alle suggestioni, alle immagini che costruiscono il valore di marca e alle persone che con il loro lavoro rendono possibile la crescita di un’azienda, è tutto sommato facile “andare oltre” e mettere il cliente – il fan – al centro del brand.
Ecco di seguito alcuni esempi particolarmente efficaci, dirompenti e di successo assoluto nella gestione di Instagram in maniera funzionale agli obiettivi di marketing, comunicazione e branding.
Fatemi sapere che ne pensate e se conoscete altri casi degni di segnalazione, usando i commenti o scrivendomi dalla pagina Contatti!
Raccontare il lato umano
NBA CaresChi conosce la lega di basket professionistico americano sa che l’NBA deve il suo successo allo spettacolo estremo che sa offrire e all’efficacia della sua azione di marketing fin dai suoi albori. E’ una lega di pallacanestro formata da super-uomini: che, però, non rinunciano a dare il loro contributo alla società americana.
Si chiama Responsabilità Sociale d’Impresa e, quasi sempre, è una realtà aziendale confinata in qualche pagina nascosta del sito corporate: non è promossa, non ha il giusto fascino… non attira attenzioni. NBA Cares, invece, è attraente, è dinamica, è incredibilmente “social”: in poche parole, coinvolge il suo target, formato dai comuni cittadini americani e non, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle cause e mostrare che il contributo di tutti non è solo possibile e doveroso, ma anche divertente.
Ecco che i super-uomini dell’NBA svelano al mondo la propria umanità: eroe sportivo e utente comune diventano uguali e possono lavorare fianco a fianco per una società equa, che cresce giorno dopo giorno. I tifosi dell’NBA, così, sono spronati all’azione.
Fare divulgazione e sensibilizzare
NASALa Nasa ha un canale Instagram che forse è il più bello e interessante mai visto. Divulgazione e informazione sui temi dell’astronomia, sfruttando foto ineguagliabili di osservatori, sonde e astronauti, che raccontano, di fatto, un lavoro tanto affascinante quanto misterioso e inaccessibile ai comuni mortali.
Dal punto di vista della gestione del canale, la cosa più interessante è che le foto passano quasi in secondo piano: l’immediatezza del Social Media per immagini è sfruttata per portare l’utente a formarsi, leggendo le didascalie molto lunghe che spiegano l’immagine, i perché dietro ai fenomeni rappresentati, i fatti fisici e chimici che regolano l’universo e gli obiettivi che NASA si prefigge.
Che l’astronomia piaccia o meno, non potrete fare a meno di approfondire il teaser rappresentato dall’immagine o dal video pubblicato.
Instagram diventa, quindi, per NASA uno strumento per semplificare un mondo complicato e incredibilmente distante dalla gente comune, facendo opera di sensibilizzazione.
Fare recruiting di nuove risorse
Marc Jacobshttp://instagram.com/marcjacobsintl/
Con la campagna #CastMeMark le persone comuni, grazie a un selfie pubblicato su Instagram o Twitter, si sono candidate nell’aprile 2014 ad essere il volto del marchio sui Social Media. Risultato: ingaggio (e premiazione) di un seguace del brand, contemporaneamente rinnovando gli stili comunicativi dell’azienda.
L’eccentricità del mondo Marc Jacobs, peraltro, non aveva bisogno di conferme: il brand e il suo insieme di valori passano anche per la creazione del canale http://instagram.com/nevillejacobs/, ossia del canale Instagram ufficiale del cane di Marc… L’efficacia del canale (104mila follower) è, a mio parere, incredibile per una serie di motivi:
- non si vuole vendere nulla tramite questo canale: l’interazione è spontanea, le barriere degli utenti sono abbassate;
- il protagonista è un cane, anzi IL cane di Marc Jacobs, che svela quindi parte della vita privata di Marc Jacobs, raccontandosi;
- determinate scelte stilistiche del brand si percepiscono anche tramite gli scatti di Neville: il mood è chiaro, la comunicazione è integrata e coerente perfino qui;
- è un cane, lo ribadisco: “elemento” vincente sui Social Media (pensate se fosse stato un gattino…).
Innovare e coinvolgere
Starbuckshttp://instagram.com/starbucks
La capacità di Starbucks di coinvolgere e “sfruttare” positivamente gli utenti è cosa nota. Con il Contest #WhiteCupContest, l’azienda si riconferma totalmente a suo agio nell’innescare dinamiche di User Generated Content, che trovano terreno fertile nei Social Media.
La forza dell’iniziativa sta nella tranquillità dimostrata da Starbucks nel decidere di mettere in mano ai suoi clienti l’elemento iconico per eccellenza del business: il bicchiere di carta per le bevande. Che viene quindi reinterpretato dagli utenti.
I clienti partecipano in massa, si sentono parte del brand, interagiscono grazie all’hashtag in qualunque canale social possibile e generano contenuti su contenuti che, cross-medialmente, vengono riusati creativamente per Pinterest: https://www.pinterest.com/starbucks/white-cup-contest/
Questa modalità di gestire i Social Media trasforma la comunicazione: non più dal brand ai clienti, come una sorta di imposizione; sono semmai i clienti che hanno la possibilità di esprimersi tramite Starbucks, che dà loro gratuitamente l’audience, fungendo da cassa di risonanza.
Starbucks è un marchio amato anche per questo motivo: Starbucks è a tutti gli effetti la somma dei suoi clienti.
Un altro esempio…
Un altro esempio di questo aspetto è dato da questo post: http://instagram.com/p/hbi5L0j1T5/ – Starbucks chiede il permesso a un suo cliente di usare la sua foto per il profilo Facebook ufficiale del brand. Ovviamente la risposta dell’utente è entusiastica: Starbucks non si rivolge a fotografi professionisti, in questo caso, perché la sua immagine è creata ogni giorno dai suoi utenti.
Creare il valore del brand 2.0
Clif Bar'shttp://instagram.com/clifbarcompany
Clif Bar’s fa barrette energetiche: potrebbe essere un bene “commodity”, un prodotto qualunque da scaffale. Lo sportivo di turno potrebbe sceglierlo perché costa poco, perché ha un buon gusto, etc… O perché Clif Bar è perfettamente inserito nel mondo degli sportivi di qualunque età e capacità che si trovino a vivere “that moment” – quell’istante preciso – di avventura, di incontro con la natura bella e selvaggia, di libertà.
Grazie al sito http://meetthemoment.com/ e all’hashtag #meetthemoment su Instagram, Clif Bar ha fatto raccontare agli sportivi quel momento, riempiendo il brand stesso di tutti quegli istanti “magici”, pieni di adrenalina, che il suo target vive nelle sue porzioni di vita più felici.
La barretta “scompare” dal canale Instagram dell’azienda: rimane solo l’avventura vissuta ogni giorno dagli utenti. Il canale Instagram di Clif Bar’s, in sostanza, è come se fosse gestito dai clienti del brand.
Se a questo aggiungiamo che l’azienda dona 1 dollaro per ogni foto pertinente pubblicata con l’hashtag #meetthemoment a associazioni benefiche per la difesa dell’ambiente (una diversa ogni mese), si capisce come Instagram non sia un semplice canale Social Media da dare in mano allo stagista, ma diventi il fulcro della strategia di marketing del brand.
Ho provato ad osservare cosa fanno lato marketing / social alcuni marchi italiani di barrette energetiche (i più noti)… spesso non ho trovato nemmeno profili Social Media attivi. Peccato, una grande occasione persa.
Organizzare Party (e raccontarli)
Warby Parkerhttp://instagram.com/warbyparker
Warby Parker, azienda che fa occhiali, ha organizzato degli Insta-Walks: si tratta di percorsi dalla sede aziendale a “rooftop” (attici con vista) in cui erano state organizzate delle feste.
Le persone erano invitate a documentare il loro tragitto verso la festa, postando ciò che vedevano e taggando Warby Parker: arrivate al rooftop party, avevano diritto a consumazioni gratuite. In cambio, il brand otteneva grandi moli di contenuti “Social 2.0”.
PS: interessante il piano editoriale del loro blog aziendale. Si parla di tutto ciò che si può fare attraverso la vista…
Divertire e premiare con la gamification
Heinekenhttp://instagram.com/crack_the_us_open
Heineken ha organizzato una caccia al tesoro… su Instagram. Mixando 200 fotografie di folle di spettatori, chi individuava per primo un particolare spettatore (dopo aver ricevuto diversi indizi da Heineken) vinceva 2 biglietti per la finale. +20% di follower sul canale ufficiale di Heineken al termine del concorso.
Morale: non servono particolari app o strumenti sofisticati per far divertire gli utenti; basta un po’ di fantasia.
Costruire lo status symbol con l'esibizionismo
Calvin Kleinhttp://instagram.com/calvinklein/
Anche Calvin Klein punta forte su contenuti costruiti dai propri follower. Come? Semplicemente facendo leva su una combinazione molto forte: esibizionismo e immagini sensuali.
Tutto inizia pubblicando foto di modelle e modelli (belli e sensuali, interpretano come i fan vorrebbero vedersi con l’underwear CK) che si mostrano con il loro intimo Calvin Klein: una volta dato l’esempio, il brand chiede agli utenti di fare altrettanto con l’hashtag #mycalvins. Successo esagerato, ovviamente, per l’azienda che provocatoriamente punta forte sull’esibizionismo e la volontà di apparire delle persone per dare forza al prodotto Calvin Klein come status symbol di bellezza e sensualità.
Insomma, ci sono vari modi per ingaggiare i follower su Instagram e dare loro voce: CK lo fa in maniera coerente con i valori intrinsecamente legati al prodotto.
Conclusioni
Immagini e video hanno una capacità di penetrare emozioni e sentimenti senza pari: queste caratteristiche rendono Instagram una possibilità di scoperta di luoghi, persone, cose, affetti, emozioni e storie assolutamente democratica e accessibile: basta avere uno smartphone e la volontà di esprimere se stessi.
Da questo punto di vista, dunque, questo Social Media rappresenta un’efficacissima possibilità di espressione per brand e persone e costituisce – a mio avviso in maniera superiore ad altri canali Sociali – un’arma potente nelle mani del marketing.
Fonti: Forbes, Postano.com, Brandwatch.com, Exacttarget.com, Blog.business.instagram.com, Starbucks Newsroom, SeenMoment.com, Circussocial.com.
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Ma quante ne sai vecchio…
Muhahah bella Paoloo!