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Content Design: perché può aiutare la tua azienda

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Avrai già sentito parlare del content designer, ma sai davvero chi è, cosa fa e perché il content design può essere importante per la tua azienda?

Per capire meglio il suo ruolo, partiamo dalla definizione di content design che consiste…

…nell’organizzazione di testi ed elementi visuali per migliorare l’impatto estetico e funzionale di una pagina web, soddisfando le necessità degli utenti e offrendo risposte ai loro bisogni.

Il ruolo del content designer, dunque, è quello di elaborare i dati a propria disposizione per creare contenuti digitali che rispondano a uno scopo informativo preciso. Vediamo meglio di cosa si tratta e quali sono le fasi del suo lavoro.

Chi è il content designer e cosa fa

Il content designer progetta l’architettura, il design e l’usabilità delle pagine di un sito web. Per farlo deve:

  • determinare quali sono i contenuti importanti per gli utenti;
  • analizzare i dati della user research e i bisogni dei clienti;
  • ipotizzare una gerarchia del contenuto e rispettare le regole della user experience.

Proprio perché si muove su più livelli, spesso la sua professionalità viene “confusa” con altre due: quella di UX content strategy e UX writer.

La prima, in particolare, rappresenta una figura più strategica perché il professionista progetta la navigabilità dell’utente, ottimizzandone l’usabilità.

La seconda figura, invece, è improntata sulla costruzione dei testi (e dei microtesti) che vanno inseriti all’interno della struttura, per migliorare la permanenza dell’utente sul sito web, rispondendo alle sue necessità e portarlo a compiere l’azione desiderata. 

Il content designer, invece, è la prima figura che si incontra in questo processo di ideazione della gerarchia del contenuto e della struttura delle pagine web.

Utilizza i dati (Analytics in primis) per capire come gli utenti interagiranno con il sito, per arrivare poi a progettare una pagina che offra agli utenti le risposte che cercano, quali sono le posizioni strategiche per inserire, per esempio, un pulsante di una CTA o una citazione) e trovare un modo di comunicare efficace e attraente, creando proposte semplici che mettono in comunicazione i bisogni delle persone con i servizi offerti dall’azienda. 

Il risultato? Far risaltare il servizio o il prodotto e offrire al tempo stesso un’esperienza di navigazione completa, rispettando sia la parte visiva che testuale.

Strettamente correlato con questo argomento, puoi trovare tanti contenuti nel nostro blog a tema “landing page”, li puoi leggere qui: bee-social.it/tag/landing-page

Parliamo di landing page perché qualunque pagina può essere una pagina di atterraggio per gli utenti, pertanto il content design di fatto è il concetto di fondo che porta a modellare e a comporre queste pagine così determinanti per un business.

Cosa fa un content designer?

Questo professionista (o un’agenzia che si occupa di content design) segue un iter rigoroso e ben preciso, suddiviso per fasi. Sono tutte fasi che vengono affrontate durante lo sviluppo di un nuovo sito web, di un restyling o della creazione di pagine d’atterraggio. Eccole. 

1. Analizza i dati

Come abbiamo già anticipato, il content designer progetta un sito web rispondendo alle necessità degli utenti e perseguendo gli obiettivi del business. Per farlo, è meglio partire dai dati a propria disposizione e risolvere alcuni quesiti. 

Per esempio, chiederà al committente qual è lo scopo di questo contenitore e quali sono gli obiettivi da raggiungere (Serve a vendere un prodotto? È un e-commerce? Deve aumentare le richieste di preventivo?). Inoltre, valuterà il contesto in cui si inserisce il brand e la concorrenza

Dal lato utente, analizzerà i meccanismi cognitivi e comportamentali delle persone che effettuano le ricerche su un determinato sito web, cercando di capire come si approcciano e leggono i contenuti trovati in rete.

Studierà, quindi, un modo per creare un’architettura capace di rispettare le loro aspettative e necessità, eliminando le eventuali difficoltà con cui gli utenti potrebbero scontrarsi nel fruire e comprendere le informazioni.

2. La progettazione

Nella fase di progettazione di content design, si inizierà a progettare un contenitore utile e pertinente intorno al contenuto, valutando la corretta disposizione degli elementi che compongono la pagina. 

Questo vuol dire che verrà data una forma alle pagine in modo che l’utente possa navigare al meglio sul sito web, trovando risposte immediate ai suoi quesiti e alle sue necessità

È in questa fase che stabilisce le informazioni necessarie e la gerarchia, fornendo poi al copywriter tutte le indicazioni utili per scrivere i testi. 

Il copy dovrà rispettare il tono di voce scelto e una struttura basata su titolo e contenuti brevi, che andranno poi fatti dialogare con elementi visuali (come fotografie, immagini e infografiche).

Per esempio, un contenuto utile deve spiegare i benefici del prodotto o del servizio, gli eventuali campi di applicazione, i vantaggi dell’acquisto e i problemi che può risolvere.

L’aspetto visivo, inoltre, sarà strettamente correlato a un percorso ben strutturato per rendere sin da subito fruibili tutte le informazioni necessarie agli utenti.

Il content designer, dunque, assieme all’art director / al reparto grafico valuterà la font migliore, l’uso dei colori, degli elenchi puntati, dei grassetti, dei corsivi, la posizione delle CTA e dei link in uscita. 

🖊️ A proposito di contenuti… meglio contenuti lunghi, brevi e UX per salire in prima pagina su Google?

3. Test e analisi

Siamo arrivati all’ultima fase. Dopo la pubblicazione dei testi e degli elementi visuali, non resta che testare il sito web, analizzando le reazioni degli utenti

Per farlo, per esempio, si valutano più parametri come:

  • il numero di accessi al sito,
  • i tempi di permanenza,
  • conversioni e tasso di conversione,
  • altri KPI specifici in base al progetto.

Se i dati mettono in evidenza qualche falla si lavorerà sui punti critici, testando diversi layout (A/B testing) modificando testi, titoli, CTA, dimensione dei caratteri, etc.

🔗 Non sai se il sito web è la soluzione ideale per il tuo business? Leggi il nostro articolo: ​​A chi serve un sito web?

Perché un content designer può fare la differenza per la tua attività

Alcuni siti aziendali, soprattutto quelli datati, sono stati pubblicati senza una precisa progettazione alle spalle.

Si tratta di presidi web spesso poco curati, sia nella grafica che nei testi, ma anche senza una precisa identità e che non rispondono a precisi intenti di ricerca degli utenti interessati. 

È scontato soffermarci sul fatto che un restyling grafico e tecnico – anche lato SEO – può sempre giovare a un sito web un po’ vecchiotto, anche per risolvere gli errori di indicizzazione e soddisfare i criteri E-E-A-T e Quality Rating di Google.  

A prescindere dall’anzianità del sito, la fase di content design può esserti davvero utile nella progettazione di un sito web su misura che risponda sia alle tue necessità che a quello delle tue buyer personas.

In altre parole, questa è una funzione importantissima che mette in comunicazione gli obiettivi di un business con i bisogni degli utenti.

Come abbiamo visto, il content designer non si limita a creare una griglia per i contenuti, ma studia i dati per realizzare un sito web facile da navigare e che risponde davvero alle domande e ai bisogni dei tuoi clienti.

Per farlo, indirizza il copywriter nella scrittura di testi chiari, ricchi di tutte quelle informazioni necessarie che consentono alle persone di capire se quel prodotto o servizio fa davvero al caso loro.

Inoltre, crea contenitori originali per spingere l’utente all’azione, con una gerarchia di contenuti coerente alle sue aspettative.  

Il suo lavoro, quindi, può essere essenziale per creare siti web ed e-commerce capaci di: 

  • convertire; 
  • intercettare un nuovo target; 
  • fidelizzare i clienti; 
  • aumentare la riconoscibilità del brand.

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