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Local marketing online: le strategie da mettere subito in pratica

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I trend di local marketing nel 2024 comprendono una serie di strategie online alla portata di tutti che possono far emergere un’attività che opera a livello locale, in tempi anche brevi. 

Come? Permettendogli di raggiungere il proprio pubblico all’interno di una determinata area geografica, ottenendo una visibilità maggiore rispetto ai concorrenti, in media. 

Gli obiettivi sono numerosi e tutti validi: far conoscere il brand, il servizio o il prodotto offerto a più persone, aumentare le conversioni (e quindi anche le vendite in un negozio fisico, per esempio), fidelizzare la clientela. 

Ogni anno la competizione si fa sempre più alta (visto il numero crescente di imprenditori che si mette in gioco in ogni territorio), ma anche stimolante grazie all’adozione di strategie personalizzate per ogni tipologia di business. 

Ovviamente, alcune idee possono essere utilizzate in più campi, altre invece – per massimizzarne l’efficacia – vanno declinate in base al proprio settore.

Dunque, non perdiamo tempo: scopriamo insieme quali sono gli ultimi trend e quali strategie di local marketing applicare per far conoscere la propria attività, attirare pubblico, costruire relazioni e, infine, vendere di più!

Quali strategie di local marketing scegliere nel 2024? I nostri consigli

Secondo Social Media Today, il 46% delle ricerche su Google sono legate a informazioni locali. Per questo è fondamentale ottimizzare la presenza online di un’azienda locale, sia di piccole che medie o grandi dimensioni. 

Ovviamente, una micro-realtà non avrà lo stesso budget da dedicare a operazioni di marketing rispetto a un business più strutturato, ma ci sono comunque alcune idee che si possono mettere in atto per crescere sin da subito. Vediamole. 

1. Ottimizza il profilo dell’attività su Google

Google fornisce alle attività una serie di strumenti gratuiti che consentono di gestire la propria presenza online (incluse le opzioni di ricerca e Maps), farsi trovare dagli utenti durante le loro ricerche locali e migliorare la visibilità del business.

Il primo passo per crescere e attrarre nuovi clienti è dunque quello di compilare la scheda profilo d’attività su Google definendo il tipo di impresa, aggiornando gli orari e pubblicando eventualmente post promozionali (ok, fin qui nulla di nuovo).

In questo modo, quando una persona usa il motore di ricerca per trovare un dentista, un ristorante o un rivenditore di auto, può subito ottenere una panoramica sull’attività, leggere le recensioni degli altri utenti e persino i post di offerte aggiunte dalla proprietà. 

Visto che le ricerche “vicino a me” su Google sono sempre più frequenti, dedicare del tempo alla cura di questo strumento può portare a risultati molto interessanti. 

Un esempio concreto arriva da un caso studio in cui l’ottimizzazione delle schede di una nota catena di ristoranti di New York, le recensioni e l’aggiunta di voci specifiche nel loro sito, hanno aumentato del 270% le entrate.

Ti lasciamo qualche altro approfondimento:

2. Migliora la ricerca vocale

La ricerca vocale è un sistema sempre più utilizzato dagli utenti, soprattutto da coloro che sono impegnati in un’altra attività (pensa, per esempio, a una persona che sta guidando e che deve raggiungere comunque una destinazione). 

Solitamente sono richieste conversazionali – rinforzate ancor di più dall’avvento dell’AI – in cui gli utenti pongono una domanda al motore di ricerca, come se quest’ultimo fosse una persona. 

Proprio per questo, l’ideale è impegnarsi nella ricerca di parole chiave a coda lunga, articolate e molto specifiche ma fondamentali per l’ottimizzazione dei contenuti. 

3. Affidati ai creator (locali)

Un altro modo per ampliare il pubblico – e fidelizzarlo – è investire in strategie di influencer marketing con un occhio di riguardo per i creator locali. 

Per scegliere il giusto influencer bisogna fare un’analisi del profilo e capire soprattutto se questa persona condivide gli ideali del brand, se i suoi follower possono essere interessati all’acquisto del servizio o prodotto offerto dall’azienda. 

Investire su una personalità nota a livello locale può essere utile per farsi notare da un pubblico in target. 

Pensa a un ristorante di Modena che vuole ampliare i suoi clienti che abitano nella zona: se l’influencer, pur promuovendo business legati alla ristorazione o al food, non ha molti follower in città il ristorante non avrà grande ritorno per il suo investimento. 

Meglio, quindi, preferire micro-influencer del luogo, con un pubblico attivo, che possono portare davvero nuovi clienti all’attività. 

Sui creator local avevamo scritto un articolo tanto tempo fa, lo puoi leggere qui: bee-social.it/trovare-blogger-influencer-locali (articolo potenzialmente non troppo aggiornato, valuta attentamente).

4. Chiedi recensioni ai tuoi clienti 

Abbiamo anticipato l’importanza delle recensioni, soprattutto per arricchire la scheda profilo di Google. Sai perché è così importante ottenerle? Perché danno un contributo nella scalata sui motori di ricerca, ma soprattutto perché le persone si fidano delle opinioni degli altri

Perciò se hai un’attività locale e vuoi farti conoscere, devi chiedere ai tuoi clienti di pubblicare un feedback sincero.

Un ulteriore consiglio: dovrai rispondere ad ogni recensione, anche a quelle negative, usando sempre toni pacati e cordiali nei confronti di chi ti ha fatto visita.

5. Pubblicità su Google Ads e sui social network

Per accrescere ulteriormente il proprio pubblico, si può optare per una serie di campagne su Google Ads e sui principali social network come Facebook, Instagram, LinkedIn. 

La pubblicità su Google Ads, in particolare, si basa sull’ottimizzazione di parole chiave, sulla geolocalizzazione e sulla segmentazione (per esempio, suddiviso per età o interessi) in modo da far arrivare il proprio messaggio a un pubblico predefinito e interessato. 

In particolare le campagne Performance Max Local permettono di raggiungere una serie di obiettivi geolocal, tracciando anche il “walk-in” in negozio, la richiesta di direzioni su Google Maps, gli acquisti effettivi in negozio…

Allo stesso modo, anche sui social si può scegliere quale target raggiungere valutando, di nuovo, località, interessi, età e device per inviare la pubblicità solo a un target realmente interessato alle attività proposte. 

6. Potere ai video

Il Rapporto Digital 2024 evidenzia che una delle tendenze maggiori degli ultimi anni sono i video, ormai lo sappiamo. 

Nel documento si legge che “il 91,5% delle persone tra il 16 e i 64 anni guarda video online, soprattutto musicali (45,3%), comici o virali (36,2%) e tutorial (34,1%)”. 

Questo vuol dire che un’ottima strategia di local marketing deve implementare la presenza video nel piano editoriale e basarsi su una corretta gestione delle pagine aziendali.

Come può essere utile a livello locale? Per esempio, un ristorante può creare reel su Instagram mostrando i diversi piatti del menù, prove di assaggio o pubblicare storie con video dei retroscena della stessa attività. 

Un business B2B, invece, come un fornitore di accessori in acciaio, potrebbe realizzare dei video per spiegare in modo pratico le differenze tra i vari prodotti. 

📹 A proposito di video… Conosci le misure esatte per pubblicare i video su ogni piattaforma? Leggi anche: Video per i social: formati, peso e tipologie migliori per ogni social media

7. E gli strumenti di intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale nel marketing può essere una buona alleata, se utilizzata nel modo giusto. Per esempio, si può chiedere all’AI qualche idea per realizzare un piano editoriale per i social o per il blog, ottenendo spunti per nuove rubriche o articoli

Sono ormai diffusi e alla portata di tutti anche Intelligenze Artificiali dedicate alla creazione di immagini, ma per queste finalità di comunicazione e marketing locali lo sconsigliamo, poiché non si tratta di immagini vere e non raccontano l’attività (e il marketing local altro non è che una narrazione del reale quotidiano). 

Ad ogni modo, è bene far utilizzare l’intelligenza artificiale a degli esperti per evitare contenuti copiati, duplicati, inesatti o basati sull’uso di immagini protette da copyright

Inoltre, bisogna tenere conto che Google premierà sempre di più i siti che rispettano i criteri E-E-A-T e Quality Rating, ovvero realizzati da persone autorevoli e competenti in materia, che offrono veramente valore agli utenti. 

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