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Quello su immagini, diritto d’autore e copyright è un tema sempre molto dibattuto, soprattutto a livello legale.
Se hai un sito (di qualunque tipo), sai che le immagini sono elementi fondamentali per comunicare in modo efficace con il tuo pubblico.
Si possono abbinare al testo per attirare l’attenzione, facilitare la navigazione sul sito, spiegare meglio un concetto e fare storytelling.
Ma come funziona il copyright e quali opere si possono utilizzare senza violare il diritto d’autore? Oggi parliamo proprio di immagini per il web libere da copyright, le licenze esistenti e quali scegliere senza violare il diritto d’autore.
Come dicevamo, la materia è controversa perché le immagini – sia che si tratti di fotografie, illustrazioni o grafiche – si trovano dappertutto e spesso si pensa che basti solo condividerle citando l’autore o la fonte per non incappare in spiacevoli conseguenze legali.
A tutto questo si aggiunge l’intelligenza artificiale e i generatori di immagini, che non fanno altro che alimentare nuovi dubbi sulla questione.
Dunque: è giusto o sbagliato utilizzare le foto prese in rete citando solo la fonte? E perché pubblicare le foto create da un robot può essere un problema a livello di copyright?
Vediamo insieme cosa dice la disciplina sul diritto d’autore per le immagini in Italia e come rispettarla.
Sommario
Tutte le immagini sono coperte dal diritto d’autore?
Quando parliamo di copyright rispetto a un’opera (sia che si tratti di una foto o di un video) bisogna considerare che si rivendicano sempre due concetti:
Per capire meglio, considera che un’opera originale è di proprietà dell’autore dal momento in cui la crea, quindi se ne proibisce l’uso non autorizzato.
Ovviamente, molto dipende dall’uso delle immagini in un sito.
Immagini: come comportarti per l’uso personale o commerciale
Come spiega Alessandro Vercellotti (avvocato specializzato nel digitale) il copyright delle immagini distingue tra due differenti situazioni:
Nel primo caso, se trovi in rete un’immagine che ti piace, la stampi e la incornici per creare un quadro da mettere in salotto non violi nessuna legge. L’importante è che non ne crei delle copie e non le divulghi.
Nel secondo caso – l’ambito commerciale – invece è sempre necessaria l’autorizzazione dell’autore.
Per ottenerla si può contattare direttamente l’artista o, se presente, si può usufruire di una licenza Creative Commons rispettando, però, sempre le regole d’utilizzo.
Per esempio, se un’opera riporta l’attribuzione CC BY puoi distribuirla e modificarla, anche a scopi commerciali, citando però sempre la fonte.
La licenza CC BY-NC, invece, vieta l’uso commerciale e richiede che le fonti e le modifiche vengano sempre esplicitate. Esistono ben 6 licenze differenti e tutte le indicazioni poste dall’autore vanno sempre rispettate.
Quindi, se per esempio vuoi utilizzare un’immagine per il tuo e-commerce con una licenza CC BY-NC, sappi che non puoi usufruirne liberamente.
E per le immagini a uso editoriale?
Ora da sciogliere c’è un altro dubbio: quali fotografie e grafiche si possono utilizzare in un magazine o negli articoli del blog?
Ci sono dei siti che consentono di scaricare le foto gratuitamente (come Photopin, Pixabay, Unsplash…) citando però sempre la fonte.
📎 Vuoi saperne dove scaricare immagini senza pagare? Leggi il nostro articolo: Download di immagini gratis – 23 siti da non perdere
Le foto si possono anche acquistare previo abbonamento da stock di immagini (come Getty Images o Shutterstock, che non richiedono di citare la fonte) oppure – meglio ancora – caricare foto proprie quando è possibile.
Per evitare conseguenze legali, ricorda che il divieto per uso commerciale vale sia in modo diretto che indiretto.
Per capire meglio la questione, considera il tuo blog. Se l’articolo che hai intenzione di pubblicare ha un approccio informativo e il fine non è quello di vendere un servizio o un prodotto, allora puoi utilizzare immagini ad uso editoriale.
Se, invece, c’è un fine indiretto meglio propendere per l’uso commerciale.
Attenzione all’uso di immagini per la formazione
Devi realizzare delle slide per un corso di formazione e ti servono immagini appropriate? In questo specifico caso, in cui non c’è assolutamente scopo commerciale, ma solo formativo e informativo, per l’uso delle immagini non serve chiedere il consenso all’autore.
Si possono utilizzare, però, solo estratti dell’opera e inoltre vanno indicati:
Attenzione però, questo discorso è chiaro per una lezione a scuola, dove il fine è sicuramente didattico ed educativo.
Cosa succede se sei un formatore e usi le immagini per un webinar venduto sul tuo sito? In questo caso, lo scopo può diventare commerciale e un autore potrebbe rivendicare i suoi diritti.
Come vedi la linea dell’uso legale/illegale di un’immagine è molto sottile ed è facile commettere un errore, anche senza volerlo.
Per questo motivo, per la scelta delle immagini di un sito, un articolo di un blog o un e-commerce è sempre meglio affidarsi a chi gestisce siti di professione e che può consigliarti o formarti per capire quali opere utilizzare in base all’uso che devi farne.
📎 Ricorda anche che tutte le immagini di un sito vanno ottimizzate per la SEO. Vuoi approfondire l’argomento? Scopri perché devi farlo e quali sono i vantaggi, leggi il nostro articolo: Qualche regola per trattare le immagini di un sito in ottica SEO
Le immagini generate dell’IA si possono usare liberamente?
L’ingresso dell’intelligenza artificiale per la creazione di immagini ha aperto un nuovo capitolo del diritto d’autore.
Attualmente le leggi internazionali riconoscono la tutela autoriale solo alle persone. Questo, però, non significa automaticamente che le opere create dall’IA si possano utilizzare liberamente.
In particolare, i generatori di immagini – come DALL-E 2, Midjourney e Stable Diffusion – si nutrono di dati e possono elaborare una nuova immagine partendo da un’opera esistente, realizzata quindi da una persona e da tutelare.
I legislatori europei stanno lavorando, dunque, in questa direzione, ovvero salvaguardare gli interessi e la proprietà intellettuale degli autori.
A inizio dicembre Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo hanno approvato la normativa AI Act (che probabilmente entrerà in vigore nei prossimi due anni).
Se non ci saranno modifiche, grazie a questa norma, chi usa l’IA per creare immagini deve spiegare come è stato allenato il sistema, rivelando le fonti, i testi, le immagini e tutto ciò che si è utilizzato per dar vita al nuovo contenuto.
Ogni opera creata dall’intelligenza artificiale dovrà riportare anche la dicitura “realizzata da IA” per evitare di alimentare la diffusione di fake news, nel rispetto delle persone.
Basterà tutto questo per tutelarsi a livello legale?
Ancora è presto per parlarne, ma certo è che non puoi appropriarti di un’immagine trovata su Internet e che la manipolazione dell’AI oggi è usabile serenamente, in attesa tuttavia di norme specifiche su questa tecnologia.
Il nostro consiglio, in generale
In generale, è bene prestare la massima attenzione alle immagini che sceglierai: spesso anche solo definire l’ambito (commerciale o no) è un punto di discussione molto labile.
Il nostro consiglio è quello di evitare assolutamente le immagini che si trovano per esempio su Google, anche se indicano una licenza Creative Commons: l’autore potrà pur sempre cambiarla e sarà difficile per te dimostrare come stavano le cose. Meglio non fidarsi.
In ordine di preferenza:
PS. L’immagine in evidenza di questo articolo è stata generata con Intelligenza Artificiale con il prompt “per favore crea un’immagine con stile minimal che rappresenti un sito che offre il download di immagini libere da copyright. La proporzione base altezza dell’immagine dev’essere 16:10“. Come si vede dal risultato, l’AI non è stata perfetta sui testi inseriti nell’immagine…
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