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Come fare pubblicità su Spotify: modalità, funzioni, targeting e qualche consiglio

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Spotify è rivoluzionario: ha certamente stravolto il modo di ascoltare musica, ma l’argomento che vogliamo affrontare oggi riguarda Spotify come nuovo canale di promozione, come piattaforma pubblicitaria per raggiungere target di utenti piuttosto specifici. In sintesi: oggi parliamo di come fare pubblicità su Spotify.

Snoccioliamo prima qualche numero.

Globalmente:

  • Circa 300 milioni di utenti attivi al mese (metà dei quali accede a Spotify ogni giorno).
  • 25 ore di musica spese al mese, mediamente, per ciascun utente.
  • Circa 7 miliardi di dollari di ricavi all’anno (2019), provenienti dagli account premium e dalla pubblicità.

In Italia, invece, ad oggi (novembre 2020) si contano quasi 11 milioni di utenti iscritti, l’80% dei quali con account gratuito.

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Spotify domina la classifica dei portali di musica in streaming, staccando nettamente iTunes di Apple, e via via tutti gli altri, sia come quote di mercato che come ricavi.

Pubblicità su Spotify: modalità, formati, targeting, creatività

Nel momento in cui scrivo, sono 3 i modi per far apparire un messaggio promozionale su Spotify: li menzioniamo e poi approfondiamo la modalità “self”, cioè Ad Studio, con il quale in autonomia è possibile impostare la propria pubblicità su Spotify e gestirla.

I 3 modi principali per pubblicizzarsi su Spotify

  • Reservation: una pubblicità “premium” per chi dispone di budget elevati e voglia condividere con Spotify un brief. Il budget minimo per accedere a questa modalità è di 12.500€.
  • Programmatic Ads: in questo caso “usciamo da Spotify”, sfruttando i software di acquisto programmatic come AdForm, per citare un esempio famoso. In pratica, occupi gli spazi pubblicitari in Spotify messi a disposizione e “mediati” da strumenti pubblicitari terzi.
  • Ad Studio, per l’appunto, cioè la novità oggetto di questo articolo con la quale è possibile creare da soli i propri messaggi tramite una procedura guidata di scelta dei formati, degli annunci, del targeting. Per attivare una campagna pubblicitaria su Ad Studio serve un budget minimo di 250€ (a prescindere dalla durata della campagna).

Le caratteristiche generali di Spotify Ads tramite Ad Studio

Compreso il budget minimo necessario per attivare una campagna, passiamo ora alle caratteristiche generali di Ad Studio. Nelle impostazioni di campagna, abbiamo diverse scelte, tipiche delle varie piattaforme Ads Social:

  • È possibile fare pubblicità anche verso utenti di vari paesi europei ed extra europei iscritti a Spotify.
  • Si sceglie il budget da spendere in un arco di tempo prestabilito.
  • Si scelgono le caratteristiche demografiche del target utente da colpire (es. età, genere, zona, etc).
  • Si sceglie la piattaforma in cui erogare gli annunci (Android, iOS, Desktop o tutti).

Terminata l’attivazione della campagna, sarà possibile comunque stopparla in qualunque momento e pagare la spesa effettiva pagata. L’inserzionista avrà anche a disposizione un report in tempo reale che traccia i risultati della campagna in fatto di impression e click.

 🎧 🎬 I Formati di Spotify Ads

I formati sono audio e video, ovviamente. Audio e video non sono “skippabili”, cioè non possono essere eliminati o fermati dall’utente. Il formato del messaggio pubblicitario è solo audio per gli utenti che stanno usufruendo di Spotify da App in background o dall’automobile.

Il formato video, invece, viene erogato solamente quando l’App è “in focus”, cioè lo schermo del device è attivo.

Il CTR medio delle pubblicità su Spotify

Riguardo al tasso di click sulle campagne pubblicitarie, Spotify dichiara questi dati medi:

  • 0,1% sul formato audio
  • 0,8% sul formato video

Sono statistiche da prendere con le pinze: il contenuto del messaggio, il brand protagonista e le modalità comunicative potranno far aumentare o diminuire il CTR.

🎨 Le creatività delle campagne

Un elemento chiave di Spotify Ads è relativo alla creatività delle campagne.

Nel budget reso disponibile per la campagna, è inclusa la registrazione dello “speakerato”, cioè il messaggio enunciato da uno speaker professionista messo a disposizione da Spotify.

Si tratta di un servizio incluso per nulla banale, che Spotify mette a disposizione con speaker professionisti. È possibile scegliere il tono di voce e anche la tipologia di voce (uomo, donna, giovane, più maturo, etc), la musica di sottofondo e naturalmente il testo che verrà enunciato, anche in lingue differenti dall’italiano.

Oltre a ciò, sarà possibile caricare un banner fisso o un video, identificare una call to action e una url di atterraggio per gli utenti che cliccheranno, oltre ovviamente al nome del brand autore del messaggio promozionale e una “tagline”, cioè una sorta di “payoff”.

In circa 48 ore verrà prodotto il messaggio audio, che potrà essere approvato o modificato in base alle richieste dell’inserzionista.

Come detto, la piattaforma è in fase di test, quindi si susseguono continue evoluzioni e nuove caratteristiche per gli inserzionisti. A strettissimo giro sarà possibile implementare creatività diverse per una singola campagna.

🎯 Il targeting in Spotify Ads

Molto interessante è la scelta del targeting. Si può operare una scelta legata agli interessi (musicali e non) che sfrutta dati di prima e terza parte degli utenti, oppure “real time” associata a uno specifico momento di ascolto.

Faccio un esempio. Se scelgo Real Time, è possibile decidere di mostrare un annuncio alle persone che stanno ascoltando in quell’istante una determinata playlist (es. Playlist Aperitivo Time). Solo loro, dunque, ascolteranno/vedranno l’annuncio.

Oppure – e qui mi sposto sulla campagna per interessi – mostrare l’annuncio alle persone che solitamente sono interessate a qualcosa di specifico, per esempio al momento aperitivo e a tutto ciò che è potenzialmente annesso e connesso. È sufficiente, quindi, che queste persone abbiano ascoltato la Playlist Aperitivo anche solo una volta o che abbiano manifestato tale interesse durante la loro navigazione, sia con dati propri di Spotify (di prima parte), sia con dati a cui Spotify accede (di terza parte).

Evidentemente una campagna per interessi raccoglie un pubblico potenziale molto più ampio e, dunque, anche meno specifico.

Durante la preparazione della campagna pubblicitaria, Spotify suggerisce già un’ipotetica copertura (la reach), una stima della frequenza dell’annuncio e delle pubblicità effettivamente servite, in valore assoluto.

Un dato che emerge dai primi esperimenti in termini di CPM (Costo per mille impression) è di 0,0057€, quindi un costo sicuramente interessante e competitivo. Vale la medesima considerazione fatta per il CTR: questo dato va preso solo come riferimento di massima, ogni campagna avrà i suoi risultati dipendenti da N variabili.

📨 Come aprire un account su Spotify Ad Studio

Veniamo alle cose pratiche. Per procedere all’apertura di un account su Ad Studio servono oggi circa 2/3 giorni, tra una fase e l’altra. Come già ampiamente detto, la piattaforma Ad Studio è il corrispondente di Facebook Ads, per capirci, cioè la piattaforma online con la quale predisporre i propri annunci pubblicitari, scegliere il targeting e attivare/gestire la pubblicità da trasmettere in Spotify.

Ad Studio è attualmente in beta test in Italia (e lo sarà presumibilmente fino ai primi mesi del 2021), pertanto per l’iscrizione occorre seguire una procedura guidata in più step. Bisogna infatti:

  • Iscriversi/registrarsi a Spotify Ads con una mail aziendale (@nomedominio) –> https://ads.spotify.com/
  • Occorre avere il contatto di un referente Spotify che ti possa approvare l’iscrizione; a questa persona servirà sapere:
    • il nome utente a te assegnato, che solitamente corrisponde ad un codice alfanumerico. Da desktop, lo trovi cliccando su Impostazioni>Visualizza Account>Nome utente. Da mobile, è su Impostazioni>Account>Username.
    • I dati aziendali per la fatturazione: ragione sociale, partita Iva (obbligatoria), Sede legale della società, mail alla quale inviare le fatture, sito web, numero di telefono.

Al momento i pagamenti avvengono tramite bonifico e pagamento a 60 gg, ma presto sarà possibile pagare inserendo una carta di pagamento nel portale, come avviene su Google Ads, Facebook Ads, Pinterest Ads, etc… [Scopri caratteristiche, possibilità e il nostro approccio alla Pubblicità Online].

Le fatture vengono inviate mensilmente (a metà mese) da Spotify AB con sede legale in Svezia, e riportano la spesa del mese precedente.

Fonti da cui abbiamo tratto le statistiche di Spotify:

www.businessofapps.com/data/spotify-statistics/
www.midiaresearch.com/blog/music-subscriber-market-shares-h1-2019


Questo articolo verrà aggiornato man mano che verranno rilasciate novità e funzionalità di Spotify Ads. Conosci altri elementi che meritano di essere elencati in questa presentazione di Spotify Ad Studio? Contattaci e integreremo l’articolo!

 

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