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La keyword density per la SEO è ancora importante?

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Se ti occupi di scrivere testi online avrai sentito parlare della keyword density e del suo impatto per la SEO.

Un’idea un po’ superata dato che oggi riempire il testo con una sola parola chiave spalmata qua e là è un’ottima pratica per NON farsi premiare da Google

Ma di cosa si tratta? E quali sono gli aspetti da curare per ottimizzare un articolo o un sito web senza sfociare nella keyword density? Vediamolo subito. 

[Questo è un articolo originario di aprile 2014, aggiornato a luglio 2024]

Cos’è la keyword density e come utilizzarla oggi

La keyword density, che tradotto significa “densità di parole chiave”, misura il numero di volte in cui una parola specifica appare in un testo.

Fino a non molto tempo fa si pensava che la keyword density fosse importantissima per la SEO.

Anzi, per alcuni esisteva anche una cifra ottimale di parole chiave da utilizzare per apparire ai primi posti della SERP.

Agli inizi degli anni Duemila, infatti, i motori di ricerca non erano evoluti come oggi e inserire le parole chiave nel testo era utile perché li aiutava nella classificazione delle pagine. Adesso questa è ormai una pratica obsoleta

Attualmente ci si concentra di più sulla qualità e sulla rilevanza del contenuto anziché sulla densità delle parole chiave.

Anzi, l’uso eccessivo delle keyword – ovvero il keyword stuffing – è visto come pratica “spammosa” e può danneggiare la visibilità di un sito web, almeno teoricamente, anche se personalmente credo che il primo danno immediatamente visibile sia in termini di credibilità (e di perdita di tempo nel produrre contenuti di questo genere). 

Cos’è il keyword stuffing?

Con keyword stuffing si fa riferimento a quella pratica con cui si ripete forzatamente la parola chiave all’interno di un testo, rendendolo praticamente illeggibile e innaturale agli occhi del lettore. 

Quindi le keyword non servono più? Non abbiamo detto questo! Va utilizzato il buonsenso e una parola chiave deve essere inserita nel testo in modo naturale, senza esagerare né disturbare la lettura. 

La keyword density va misurata affinché un sito web piaccia a Google?

Online si trovano degli strumenti gratuiti e a pagamento per misurare la saturazione delle keyword di un testo. Possono esserti utili per capire se hai utilizzato una parola chiave troppo spesso.

Ne sono un esempio: Keyword Density Checker, Copywritely, Seo Review Tools, Yoast o On Page SEO Checker di Semrush

Come detto, però, non esiste un numero di keyword perfetto da inserire nel testo e da non superare. Tuttavia servirsi di un misuratore per la keyword density può essere comodo per visualizzare le parole chiave in un solo colpo d’occhio e capire se si è esagerato oppure no.

Fermo restando che l’ideale è rileggere il testo: capirai subito se hai abusato della stessa keyword troppe volte. 

Un altro motivo per utilizzare i tool può essere quello di individuare le scelte lessicali e la strutturazione delle pagine web che occupano le migliori posizioni in SERP sulle parole chiave di tuo interesse. Dovrai poi ragionare sul testo e chiederti: 

  • Quali scelte hanno fatto?
  • Quali sono le query principali?
  • Quali sono le co-occorrenze. Ovvero: quali parole è bene associare ad altre parole chiave, all’interno di un determinato contesto semantico? (Te ne ho parlato qui: Come costruire un testo SEO)
  • Come le hanno posizionate nel testo e quanto le hanno ripetute?
  • Quanto lungo è il testo?
  • Come hanno costruito i meta tags?

Oltre la keyword density: cosa valutano oggi i motori di ricerca?

Tieni sempre a mente che una buona ottimizzazione SEO è certamente importante per farsi trovare dagli utenti sui motori di ricerca, ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo principale: si scrive per le persone, per rispondere ai loro bisogni e necessità.

Sono questi, infatti, alcuni degli oltre 200 fattori di ranking su Google da considerare per determinare il successo di un sito web e di una strategia SEO di successo.

Quindi, oltre ad evitare l’uso massiccio delle parole chiave nel testo focalizzati su

  • l’ottimizzazione del testo, scegliendo parole chiave specifiche – anche correlate – che soddisfano i fattori di posizionamento di Google e aiutano il motore di ricerca a capire meglio come rispondere ai bisogni delle persone
  • l’autorevolezza del dominio, scrivendo testi di qualità, unici, originali e pensati per le persone. Oltre a risolvere eventuali errori che possono penalizzare i tuoi sforzi (come la lentezza del sito web, legato all’ottimizzazione SEO tecnica)
  • l’esperienza dell’utente, migliorando il tempo di permanenza sulla pagina grazie alla facilità di navigazione del sito web, migliorando l’UX
  • il search intent, rispondendo in maniera appropriata e consona alle ricerche online degli utenti

💻 Scopri come Google mette al centro delle ricerche le esigenze delle persone, leggi: Come prepararsi all’arrivo di Google SGE

Cresci con una buona keyword research e la qualità dei tuoi contenuti 

Come abbiamo detto, l’inserimento delle giuste keyword è importante perché aiuta il motore di ricerca a trovare il contenuto che soddisfa meglio le richieste dell’utente. Inoltre, guida il lettore alla comprensibilità del testo

L’uso delle parole chiave e la ricerca delle stesse – ovvero la keyword research – sono pratiche importantissime per posizionarsi al meglio nella SERP, capire cosa cercano le persone in rete e quali contenuti proporgli.   

Cos’è la keyword research (KW Research)

La KW Research corrisponde alla ricerca, alla selezione e allo studio delle parole e delle frasi che gli utenti usano in rete quando fanno le loro ricerche.

È utile perché ti fa capire come si muovono le persone per ottenere le informazioni che cercano.

Selezionare quelle pertinenti è fondamentale per consentire a un determinato business di posizionarsi meglio in rete e crescere rispetto ai competitor

Come si fa KW Research?

Per trovare le parole chiave si possono utilizzare alcuni strumenti come: Google Keyword Planner, Ahrefs, SeoZoom, per citarne alcuni.

Sarà poi il SEO specialist a capirne la rilevanza e suggerire quali utilizzare nel testo in base al settore e agli obiettivi da raggiungere.  

Perché è importante la keyword research?

Come abbiamo anticipato, oggi i motori di ricerca premiano i siti che creano contenuti scritti per le persone.

Sapere cosa cercano, quindi, permette di rispondere realmente ai loro bisogni. Inoltre, l’utilizzo di parole chiave specifiche, sia principali che secondarie, inserite nel testo in modo naturale e leggibile premia il posizionamento dell’articolo o del sito web sui motori di ricerca. 

La keyword density nei testi SEO è ancora importante?

Con l’aumento delle performance dei motori di ricerca, il concetto legato alla keyword density ha perso la sua centralità. Allo stesso tempo, però, se utilizzate strategicamente, le parole chiave sono fondamentali.

Per crescere online e ottenere visibilità è importante lavorare sulla SEO, concentrandosi sulla qualità del contenuto. Gli articoli, le pagine dei siti, le landing page devono rispondere in modo chiaro e diretto alle domande degli utenti.

Un lavoro ottimale necessita di una buona keyword research e un approccio strategico per individuare le parole chiave principali,  termini correlati e le intere frasi capaci di intercettare intenti di ricerca specifici. Le keyword vanno poi inserite in modo naturale nel titolo, nei sottotitoli e nei punti strategici del contenuto facendo sì che il testo sia sempre fluido e chiaro. 

Per questo è essenziale pianificare una strategia SEO personalizzata e affidarsi a un SEO strategist e un copywriter digitale per lavorare attivamente alla struttura dei contenuti.

In Bee Social ti offriamo un team qualificato e sempre aggiornato sulle ultime novità del settore per generare traffico qualificato sul tuo sito web ed aumentare la visibilità del tuo brand. Vuoi saperne di più? Contattaci senza impegno e scopri subito cosa possiamo fare per te!

2 Commenti

  1. Brutta storia la keyword density.. E ancora piú brutta è la logica di Google. Si densitá, ma non troppo perchè se no ti penalizza..
    Poi vedi articoli scritti in italiacano senza densitá, senza link autorevoli in entrata e in uscita, senza sottotitoli, senza immagini ecc.. con scritte pure cazzate atomiche che si posizionano bene.. Allora? Cos’abbiamo capito Luca?

    1. Ciao Angela! Il fatto è che ci sono troppi fattori, troppe variabili. Magari quegli articoli sono stati scritti anni fa, magari hanno ricevuto molti link… e ora sono lassù e lassù rimangono. :-/

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