Questo sito utilizza i Cookie ma rispettiamo la tua privacy. Puoi accettarli, rifiutarli o esprimere le tue preferenze di seguito. Le tue impostazioni saranno salvate per un anno. I Cookie statistici sono già attivi perché i relativi dati sono configurati in maniera anonima e aggregata (nelle preferenze trovi maggiori dettagli). Se vuoi, leggi l'
Informativa estesa
Chi lavora online e si occupa di gestire i piani editoriali di siti web e blog ha una certezza, incrollabile: è terribilmente difficile ottenere visibilità sui propri contenuti online, nonostante vengano creati con cura e qualità. Serve molto, moltissimo tempo, e ciò che si raccoglie è spesso al di sotto delle aspettative.
Il problema è che non basta scrivere contenuti eccellenti per il web. In tanti casi, occorre coltivare uno dei fattori di ranking principali per Google… Infatti:
Qualunque classifica relativa ai fattori di ranking inserisce nelle primissime posizioni (anzi, spesso in prima posizione) la link building, anche per le attività locali che combattono per la visibilità su Google in relazione a ricerche strettamente geolocalizzate.
Link Building o… Link Earning? La differenza è molto sottile.
>> La Link Building è una tecnica SEO il cui scopo è quello di aumentare il numero di link in ingresso verso un sito web, da altri siti web. Il fine ultimo è quello di accrescere la popolarità del sito che beneficia della link building, migliorando il posizionamento medio nelle pagine dei risultati di Google, in relazione a specifiche keywords di interesse.
>> La Link Earning, invece, definisce il modo naturale e “spontaneo” con cui cerchi di attirare questi link in ingresso. Di fatto, quindi, rientrano nell’attività di link earning tutte le azioni che ti permettono di meritare link in ingresso da altri siti web in maniera naturale.
Chiaramente, quindi, le azioni di Link Earning hanno a che fare con la creazione di contenuti originali, creativi, di qualità; ma anche con l’autorevolezza della fonte e con la distribuzione di questi contenuti in maniera efficace, così da attirare l’attenzione dei gestori di altri siti web che potrebbero voler linkare nelle loro pagine tali contenuti così utili e indispensabili.
Si intuisce subito che il concetto stesso di Link Earning ha confini molto sfumati: un guest post con link al proprio sito, ad esempio, può essere ritenuto un link spontaneo? Personalmente ho molti dubbi…
Quando ci sono i dubbi, ha sempre senso dare un’occhiata ai numeri…
Un’indagine svolta da SEO PowerSuite all’SMX Advanced 2017 di Seattle ha indagato il concetto generale di Link Building; puoi leggerla in tutti i suoi dettagli qui (la linko spontaneamente – questa risorsa gratuita sì che rientra tra le azioni di Link Earning!).
Ecco alcuni punti di mio interesse che emergono dall’indagine:
Da questi numeri si evince che la Link Building è una porzione di un progetto online che richiede svariate risorse, in termini di tempo, monetari e di competenze. Proprio a proposito di Link Building, recentemente Randy Fishkin ha pubblicato un nuovo articolo illuminante anche su come fare efficacemente questa attività: tra i vari consigli che lascia, meritano una menzione il fatto che non si deve per forza prendere link da pagine ben posizionate e che è bene ottenere link da pagine che già linkano siti ben posizionati. Consiglio di leggere tutto il post.
In generale emergono, tuttavia, anche una serie di sforzi per arrivare a fare Link Earning, ossia a far crescere i propri siti web in maniera rispettosa delle policy Google, attraendo link con la sola forza dei contenuti di qualità. Approfondiamo…
10 modi per (provare a) fare link earning…
Creare “contenuti chiave”, speciali, unici, che sorprendano i lettori e che incentivino il passaparola (link inclusi). Mi riferisco a infografiche, video, indagini/studi, analisi numeriche oggettive, concorsi/giochi o e-book particolarmente rilevanti e approfonditi.
Devono essere contenuti sorprendenti, curiosi, “condivisibili” (in inglese “sharable”, che rende bene l’idea).
1. Studiare e riproporre – Individuare i contenuti maggiormente linkati (in generale, non solamente tuoi) permette poi di replicare tali contenuti con una revisione e un miglioramento che li renda N volte meglio della prima versione.
2. Attualità – Cavalcare un trend di attualità, in anticipo su altri siti concorrenti, regala una discreta visibilità, sostenuta dall’interesse e dalle conseguenti interazioni sul contenuto che hai prodotto. Così facendo ci sono buone possibilità che altri siti dicano la loro sull’argomento in auge, linkandoti…
3. Opinioni controverse – Esprimere punti di vista anche controversi può innescare un dialogo che dividerà l’audience, incitando molti utenti a dire la loro, in replica al tuo contenuto. Anche in questo caso, il link al tuo contenuto è una cosa lecita da attendersi da parte di chi vorrà risponderti attraverso altri siti e blog.
4. Dettagli – a parità di valore di due contenuti e di autorevolezza delle fonti, sarò più propenso a dare un link dal mio sito al contenuto che si presenta con una forma migliore, più piacevole da leggere, con una user experience più soddisfacente. Quindi occhio anche a come sviluppi il tuo sito e le tue pagine…
5. Relazioni Pubbliche – Sviluppare contenuti tipici da Relazioni Pubbliche, come interviste, comunicati stampa o citazioni: gli interessati menzionati in tali contenuti saranno maggiormente propensi a linkare nei propri siti web queste pagine.
6. Scandaglio del web – Richiedere esplicitamente l’inserimento di un link in caso di menzioni senza link presenti in altri siti web o identificando “link rotti” in altri siti, per poi suggerire l’aggiornamento del collegamento ipertestuale.
7. Social – Dare “copertura Social” alle proprie pagine web – anche supportati da influencer forti sui Social Network – con il fine di innescare meccanismi virali che portino un gran numero di persone a conoscere
8. Think Local – Individuare e contattare siti o stampa con copertura locale – relativa alla zona in cui risiedi anche tu – può essere una tattica vincente (la vicinanza geografica è un punto di contatto molto forte). Per link di bassa qualità anche le old-fashion directory possono essere un’idea…
9. Community – Veicolare il proprio nome o le proprie pagine web sfruttando forum o aree commenti di altri blog è facile. Ci sono però due aspetti da ricordare: 1) solitamente si tratta di link no-follow di bassa qualità; 2) forum e blog pongono delle regole e dei filtri manuali per evitare che chiunque possa spammare url dei propri siti. Ergo: partecipa alla discussione e scrivi cose interessanti, viceversa sarai giustamente bannato.
10. Guest Post – Capitolo Guest Post, ossia “articoli scritti da te e ospitati in altri blog/siti”: sono uno strumento usato e abusato, su cui Google vicina per sua esplicita ammissione. E’ una possibilità che a mio avviso ha poco a che fare con il Link Earning e molto più con il Link Building.
I metodi maggiormente efficaci per la SEO secondo gli intervistati sono, nell’ordine:
In sintesi: ottenere backlink è fondamentale, ma può essere rischioso perché Google monitora attentamente ed è prodigo di penalizzazioni. Sono poche le opportunità di ricevere link in maniera artificiale e contemporaneamente “sicura”; se invece tenti la via della Link Earning, non c’è alcuna certezza.
Come trovare idee per contenuti online che si posizionano su Google
Trucchi Facebook: alcune funzionalità nascoste, curiose e poco note
Come pubblicizzare un evento online locale: oltre 20 vie da considerare
Come funzionava Foursquare e come è stato sostituito – Strumenti di Local Marketing
Corsi di Laurea e Master in Social Media Marketing… si o no?
Content Design: perché può aiutare la tua azienda