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Gruppi Facebook, arma di condivisione di massa nella Strategia di Marketing

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I gruppi Facebook sono un’arma di condivisione di massa, nelle mani del Social Media Specialist. Ebbene si: se non ci credi o non conosci bene le funzionalità e le opportunità offerte da questo sottovalutatissimo strumento di Facebook, allora l’articolo di oggi è tutto per te.

Più di qualunque altro canale Social, i Gruppi hanno il valore di coinvolgere al massimo grado gli utenti, perché è un’arena nata per il confronto tra gli utenti, spesso protetta o riservata e rivolta solitamente a utenti con una medesima passione in comune. E soprattutto perché, di default, gli appartenenti al gruppo ricevono una notifica ad ogni nuovo contenuto pubblicato (comunque disattivabile)… Questa è evidentemente la più grande differenza, realmente significativa, rispetto a chi ha regalato il proprio like a una pagina fan su Facebook. Ma le differenze le vedremo tra poco nel dettaglio.

Inoltre, nella conferenza F8 di Aprile 2019, Facebook ha dichiarato che i contenuti postati nei gruppi Facebook cominceranno ad apparire con sempre maggiore frequenza nel news feed degli utenti.

Vediamo ora qualche funzionalità e vantaggio che potresti non conoscere legata ai gruppi FB. Disclaimer: alcune funzionalità potrebbero essere attive solo per determinate tipologie di gruppo.

Le funzionalità dei gruppi Facebook, gestire gruppi e farli crescere

📗 – I Gruppi Facebook sono il posto giusto se stai vendendo o condividendo corsi di formazione (online essenzialmente). Nelle tipologie di Gruppo esistente, infatti, esiste anche il Social Learning (“Formazione social” in italiano), con cui sarà possibile per gli Admin organizzare i contenuti per tematica o raggruppare i contenuti in unità, così da stabilire i vari “step formativi progressivi” che ogni utente deve completare. Negli insight sarà poi possibile vedere quali utenti del gruppo hanno completato i vari passi delle unità formative che hai completato.

🎥 – A differenza delle pagine Fan, nei gruppi qualunque utente può trasmettere in diretta con un live video, a ulteriore dimostrazione dello spirito collaborativo con cui è stato progettato il gruppo Fb.

📺 – Sono disponibili anche i “watch-party”, eventi di stampo tipicamente americano con cui è possibile “guardare in gruppo” un certo programma / serie tv o anche banalmente un video pre-registrato. Perché farlo? Per commentarlo insieme, come degli amici tutti realmente nella stessa stanza. Un incontro reale, invece, sarà organizzabile con i get-together (in italiano è l’opzione “Organizza un incontro”) di fatto è una declinazione della funzione “evento”, in cui programmare un raduno (dove-quando) da condividere con gli appartenenti al gruppo.

📊 – È presente anche una funzionalità sondaggi, con diverse scelte programmabili tra cui gli utenti potranno scegliere. Importante: gli utenti del gruppo potranno aggiungere opzioni di risposta.

👨🏽‍🎓 – È da poco stata rilasciata la funzione Mentorship: l’admin del gruppo può creare un percorso di miglioramento delle competenze / sviluppo carriera / avanzamento obiettivi generico per gli iscritti, su un determinato argomento. I membri del gruppo possono aderire al programma Mentorship, scegliendo se essere mentor o allievi. L’admin quindi potrà associare membri mentor e membri allievi, che quindi stabiliranno una relazione, potranno conversare tra loro e ricevere una guida (preparata dall’admin) con istruzioni e progressi da raggiungere. Maggiori info: newsroom.fb.com/news/2018/08/people-can-now-find-mentors-and-mentees-in-groups

📥 – Gli utenti hanno la possibilità di creare dei contenuti particolari, da mostrare a tutto il gruppo:

  • delle note (le stesse che puoi creare con il tuo profilo personale)
  • possono fare l’upload di file: Pdf, Word, etc…
  • possono mettere in vendita oggetti, stabilendone il prezzo, il luogo dove l’oggetto in vendita si trova, caricando descrizioni e ovviamente immagini.

📄 – In generale, però, è bene impostare delle regole relative alla pubblicazione da parte degli utenti (e di cosa pubblicano). Una buona pratica può essere quella di individuare particolari momenti durante la settimana in cui permettere la libera pubblicazione di contenuti. Ricordati che puoi comunque impostare l’approvazione dei post degli utenti da parte dell’admin.

Differenze principali tra Pagina Fan e Gruppo Facebook

I vantaggi di un Gruppo Facebook, però, non devono ridurre l’impegno lato gestione del gruppo: al di là delle evidenti necessità di moderazione dei post degli utenti, valgono le stesse buone pratiche che governano le pagine fan:

  1. In fase di lancio di un gruppo, occorre spingere forte nella promozione: cross-posting su altri Social, pubblicazione sul sito web, ma anche pubblicità online tramite Facebook Ads. Non è possibile sponsorizzare direttamente un gruppo FB (per ora), ma si possono trovare metodi alternativi, come sponsorizzare una landing page o un post che include il link al gruppo.
  2. Sii costante nella pubblicazione, realizzando un vero e proprio piano editoriale distinto rispetto a quello della pagina fan (se ce l’hai)
  3. Parte delle pubblicazioni (se non tutte) dovrebbero avere come obiettivo quello di stimolare il coinvolgimento degli utenti: pertanto sfrutta bene il lancio di tematiche del giorno, sondaggi, live-video, così come l’interazione con gli utenti nei commenti dei post.

Al tempo stesso, nonostante esistano vari punti in comune, le differenze sono comunque evidenti:

  • In un gruppo è più facile e naturale parlare in prima persona, in quanto persona in carne ed ossa: come Direttore o Creatore di un brand, in quanto Social Media Specialist di un prodotto. Questo aspetto viene a mancare, solitamente, in una pagina Fan e permette di “essere più vicini” agli utenti – anch’essi in carne ed ossa – che popolano un Gruppo.
  • I Group Insights sono molto generosi: a differenza dei Fan Page Insights, permettono di mostrare i Top Contributors, dandoti la chance di conoscere ed eventualmente contattare o coinvolgere direttamente i tuoi super fan. Oltre a ciò, trovi ovviamente anche gli altri analytics disponibili anche nei Fan Page Insights.
  • Per alcune tipologie di gruppi Facebook, ossia quelli con argomenti “sensibili” (esempio: salute), gli utenti possono pubblicare in anonimo. La funzionalità è pensata per incentivare la partecipazione a comunità con tematica delicata, nel rispetto della privacy degli utenti.
  • A differenza delle pagine fan, aperte a tutti e sempre visibili se sono pubblicate, i gruppi possono essere chiusi o privati (segreti). Possono essere anche invisibili se un utente li ricerca nel motore di ricerca interno di Facebook.

Gestire e Far crescere un Gruppo Facebook

Ecco qualche consiglio “spiccio” per far crescere un gruppo Facebook in notorietà e numero di iscritti.

  • Linkarlo in maniera molto evidente (e spiegarne i vantaggi) in posizioni rilevanti del sito web ufficiali.
  • Inserirlo anche nelle firme delle email aziendali (quanto meno di quelle del marketing o di chi si occupa di parlare al target ideale del gruppo Facebook). Meglio usare uno shortlink, facile da ricordare e che possa tracciare la quantità di click pervenuti.
  • Se hai più gruppi Facebook, puoi linkarli tra di loro e mostrarli tra i “Raccomandati dagli Admin”, in posizione super visibile in alto nel Gruppo.
  • Ideare anche campagne pubblicitarie per spingere l’iscrizione e la notorietà di un gruppo: al momento non ci sono campagne dirette in Facebook Ads per promuovere l’iscrizione, ma è possibile aggirare l’ostacolo con campagne traffico (ipotesi da verificare, in alcuni casi ha funzionato, in altri no) o attirando gli utenti in landing page dove parlare del gruppo Facebook, dei vantaggi nell’iscrizione, linkandolo. A tal proposito, abbiamo scritto anche Come pubblicizzare un gruppo Facebook (e perché aprirlo)

Ovviamente, un gruppo che funziona e che cresce è un gruppo che sa coinvolgere sempre efficacemente i propri membri. Ma come muoversi per stimolare l’aspetto engagement?

Come aumentare il coinvolgimento degli utenti

Anche in questo caso, ecco qualche suggerimenti di semplice attuazione:

Group Insights – Top Contributors: pensare a un modo per coinvolgere direttamente gli utenti più attivi, anche riconoscendo loro premi o menzioni speciali. Diventeranno i tuoi “Group Ambassadors”

“Dietro le quinte”: dare contenuti speciali, magari del “dietro le quinte” di tutto il lavoro che c’è dietro a un brand, a un negozio, etc… rappresenta un contenuto speciale per gli utenti.

Condividi le scelte: magari stai pensando al lancio di un nuovo prodotto, a un nuovo logo, a una nuova iniziativa o concorso. In tal caso, sfrutta la fanbase del Gruppo per coinvolgere le persone nella scelta, ascoltandoli e quindi facendoli diventare parte del processo creativo.

Quick Win: le “formule magiche” molto pratica e direttamente applicabili dagli utenti del Gruppo per “fare qualcosa” o ottenere un particolare risultato piacciono moltissimo e danno un’immediato valore, tangibile, nell’appartenenza al Gruppo.

Coinvolgimento. Come già accennato, sfrutta l’engagement che si sviluppa naturalmente con live video, quiz, sondaggi e tutti i contenuti speciali che – direttamente o indirettamente – puoi promuovere in un gruppo.

Tool: BufferApp, MeetEdgar e molti altri, sono strumenti con cui automatizzare determinate pubblicazioni e facilitarti il lavoro sul coordinamento di un gruppo Facebook. Tali tool ovviamente sono disponibili anche per le pagine fan.

Rapporti interpersonali. Sfruttare il rapporto tra persone che, come detto prima, può essere innescato più facilmente in un gruppo, dato che gli Admin del Gruppo sono utenti che ci mettono la faccia e che diventano dunque riconoscibili dalla community, in quanto leader della comunità stessa.


Insomma, il Gruppo è il posto giusto per radunare una community attiva, per costituire insiemi di persone accomunate da una passione o esperte di un settore. Ma può essere anche un buon driver per aumentare la propria lista contatti (e-mail, telefono, etc) al di fuori di Facebook. Facebook, quindi, è solo il “cavallo di Troia” per un fine di marketing differente. Per ottenere i contatti commercialmente di valore, però, bisogna “dare qualcosa in cambio” agli utenti: una guida scaricabile dal proprio sito, un coupon, etc…

La recentissima chiusura di Google Plus dovrebbe essere di insegnamento: investire molto in portali “terzi” porta con sé sempre un grosso rischio… cioè quello di veder vanificati i propri sforzi, qualora questo sito di terza parte un giorno decida di fare altro o fare altre scelte. Quindi ricorda: sfrutta gli strumenti Social a disposizione, ma cerca sempre di avere dei risultati tangibili anche al di fuori di questi canali Social.

Oltre ai link già menzionati nel post, sul tema Gruppi abbiamo scritto anche:


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