Questo sito utilizza i Cookie ma rispettiamo la tua privacy. Puoi accettarli, rifiutarli o esprimere le tue preferenze di seguito. Le tue impostazioni saranno salvate per un anno. I Cookie statistici sono già attivi perché i relativi dati sono configurati in maniera anonima e aggregata (nelle preferenze trovi maggiori dettagli). Se vuoi, leggi l'
Informativa estesa
In questa guida raccontiamo come abbiamo organizzato una strategia di Lead Generation con WhatsApp spendendo pochissimo e massimizzando ciò di cui il cliente già disponeva.
Partiamo dal presupposto che il cliente era già dotato di:
Nei prossimi paragrafi vedremo insieme come organizzare la strategia e sfruttare alcuni tool gratuiti, che certamente hanno dei limiti, ma che con qualche trucco possono essere configurati e utilizzati a lungo nella loro versione gratuita.
Sommario
La strategia di Lead Generation con WhatsApp
L’esigenza del cliente (settore Pet Care) era quella di risparmiare più tempo possibile nella gestione dei lead e cercare di automatizzare un po’ il contatto iniziale.
Altra difficoltà era rappresentata dalla coesistenza di due punti vendita in un’area geografica piuttosto ristretta utilizzando un’unica landing page e senza conoscere quindi in quale punto vendita volevano recarsi i lead.
L’attività che avevamo impostato per questo cliente era tutta orientata all’ottenimento di nuovi contatti per due tipologie di servizio su due punti vendita distinti.
Avevamo quindi creato landing page dedicate per ciascun servizio e campagne PPC e Social Ads geolocalizzate nelle aree di interesse con forte concorrenza.
Avendo quindi un importante setup delle attività alle spalle, abbiamo trovato alcune soluzioni per velocizzare il primo contatto con i lead sfruttando WhatsApp Business.
🔎 Sul settore Pet, leggi anche questo articolo sulle Social Ads virali.
Perchè utilizzare WhatsApp per una strategia di Lead Generation
Secondo i dati 2023 sull’utilizzo di internet, social e dispositivi, in Italia abbiamo oltre 50 milioni di utenti connessi a internet su una popolazione di 59 milioni di unità.
Questo ci fa capire che la quasi totalità del target del nostro cliente utilizza WhatsApp. In generale il cliente conosce le abitudini dei propri clienti e ammette che sostanzialmente tutti preferiscono un contatto su WhatsApp rispetto alla telefonata o – peggio ancora – al messaggio SMS.
Al momento non abbiamo considerato una strategia di email marketing, decidendo di sposare in toto le potenzialità di una strategia basata su automazioni attraverso WhatsApp.
Come organizzare la Lead Automation con WhatsApp Business
Prima di tutto è necessario dotarsi di uno strumento che permetta di creare dei percorsi automatici all’interno del proprio account WhatsApp Business.
Dopo una ricerca online abbiamo riconosciuto in Spoki un tool che garantiva vari aspetti importanti per il cliente: assistenza rapida per far agire in autonomia il cliente e costi basati sull’effettivo utilizzo del tool stesso (al netto del costo iniziale per il setup).
Spoki ha il grande vantaggio di funzionare proprio come un “telefono ricaricabile” e quindi si paga in base a quanto si utilizza la piattaforma per inviare messaggi agli utenti.
Inoltre l’assistenza ci ha guidati nel setup completo delle automazioni inerenti alla strategia di lead generation che volevamo appoggiare al tool.
Configurare le automazioni su WhatsApp con tool esterno
Essendo un tool esterno alla nostra organizzazione, ci siamo affidati al team di Spoki per capire come tecnicamente agganciare il flusso di lead.
Il tool offre numerose possibilità di collegamento a sistemi esterni come CRM, App di Google Workspace (Google Sheets), Zapier, IFTTT, etc… Ciò ha garantito immediatamente la possibilità di passare da una gestione manuale del lead alle automazioni fornite da Spoki.
Per il caso specifico abbiamo scelto di implementare un’automazione di questo tipo:
Per tutte le configurazioni precise è bene affidarsi al loro team di assistenza e arrivare dritti all’obiettivo.
Da parte nostra abbiamo messo in campo alcuni tool nella loro versione free:
Se parliamo di meno di 100 lead al mese, i tool free sono sufficienti a sostenere la strategia.
Essi sono dotati di notifiche via email che avvisano al raggiungimento dei limiti imposti e pertanto è possibile agire per tempo e passare ad una versione a pagamento che sarebbe ampiamente ripagata dalla quantità di lead ricevuti.
Cosa accade su Spoki?
Abbiamo scelto di sfruttare queste automazioni per profilare correttamente gli utenti in caso di campagne promozionali future e quindi ora sappiamo precisamente:
Come far confluire i lead sull’automazione di WhatsApp Business
La vera automazione è quando non devi fare nulla 😎
Qui ci siamo quasi avvicinati alla perfezione. Al momento era impossibile organizzare un’agenda automatica e far prenotare l’appuntamento in autonomia dagli utenti.
La durata dell’appuntamento è molto variabile in base alla tipologia di servizio scelto e pertanto era prematuro per il cliente automatizzare tutto il processo.
Avevamo però la necessità di far confluire automaticamente su Spoki / WhatsApp Business i lead ricevuti attraverso la Landing Page sviluppata su CRM WordPress utilizzando Elementor e le Lead Ads di Meta.
Per quanto riguarda le Landing Page, grazie al plugin Elementor Forms GSheetConnector nella sua versione free siamo riusciti raccogliere i lead all’interno di un Google Sheet.
Invece, per i lead ricevuti da Lead Ads di Meta, abbiamo sfruttato LeadsBridge (gratuito) che in automatico rileva i lead e li pubblica sul medesimo Google Sheets in un foglio separato.
Da Google Sheets a Spoki è questione di pochi passaggi garantiti da Zapier.
Qualunque sia la sorgente del lead, il lead viene processato da Zapier e caricato in automatico su Spoki, che fa partire il flusso di automazione su WhatsApp Business.
Come organizzare una strategia di WhatsApp Automation
Nella maggior parte dei casi è bene partire dal problema e sfruttare al massimo ogni strumento a disposizione o acquisibile.
Più che indicarvi una ricetta per la strategia di WhatsApp Automation credo sia importante far capire come ragionare su ogni singolo caso.
Questo era il tipico caso del “collo di bottiglia” dove una persona che si occupa di tutto non poteva permettersi di pagare un nuovo collaboratore che gestisse i lead.
Bisogna pensare che oltre al costo del personale, vi era anche un importante dispendio di tempo sulla formazione del nuovo collaboratore.
Arrivavano (e arrivano tuttora) molti lead ed era sempre più difficile gestirli senza un CRM. Potevano passare anche diversi giorni prima di un contatto, senza considerare quelli che non rispondevano mai al telefono e a cui poi comunque veniva mandato un messaggio WhatsApp manualmente.
Inoltre i lead non erano organizzati in liste ma in singole email ricevute dal cliente. Era quindi necessario fare prima di tutto una pulizia generale e dare un metodo.
Trovati gli strumenti giusti (e qui Google può aiutarti tantissimo nella ricerca) siamo partiti e abbiamo fatto tutti i collegamenti, testandoli e verificando che funzionasse tutto senza lasciare indietro neanche un potenziale cliente.
Sin dai primi giorni, superati alcuni piccoli scogli tecnici, il risultato è stato stupefacente:
Se hai la necessità di creare una strategia su WhatsApp o di ripensare la tua lead generation, il nostro team è a disposizione per analizzare senza impegno il caso e valutare insieme come procedere.
Se sei interessato a strategie di marketing per ottenere più lead, leggi anche i nostri casi di studio sulla lead generation e tutti gli altri articoli del blog a tema case study.
Pianificare la strategia Social Media e semplificare il lavoro con lo Schema a Cluster
Come aumentare il fatturato e-commerce (e non solo) con WhatsApp
Lavorare con i social media: competenze e professionismo
Come fare Customer Care sui Social Media
Local marketing online: le strategie da mettere subito in pratica
Indicatori di Performance in una Campagna di Marketing: come leggere i dati