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Le skill più importanti per un Social Media Manager oggi

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Un po’ per ignoranza sul tema, un po’ per ironia, la figura professionale del Social Media Manager (o Social Media Specialist) è forse quella più bistrattata e “strapazzata” nella rosa dei lavori digitali che sono emersi negli ultimi anni.

Sulla fastidiosissima onda del “questo lavoro lo potrebbe fare anche mio cugino, a un prezzo meno caro”, spesso i Social Media Manager si muovono all’interno di una zona grigia, dove da un lato i datori di lavoro non hanno ben chiaro che cosa aspettarsi da questa figura professionale, dall’altro gli stessi lavoratori fanno spesso confusione e si spacciano per SMM quando in realtà il loro ambito sarebbe tutt’altro.

Insomma, c’è da fare un po’ di chiarezza!

Per farla, ci lasciamo aiutare dall’interessante report pubblicato qualche tempo fa da PostBeyond: per redigerlo, hanno analizzato più di 1000 inserzioni di datori di lavoro in cerca di Social Network Specialist su Indeed.

I dati che ne hanno tratto sono davvero preziosi e ci aiutano a capire quali sono competenze e skills che un esperto Social che si rispetti dovrebbe avere nel 2022, per farsi strada nel settore e trovare ingaggi profittevoli.

🔎 Sempre dal nostro blog: leggi anche “le competenze del Web Marketing Manager”.

Che formazione deve avere un Social Media Manager?

Chi desidera intraprendere la carriera nel mondo Social, spesso si chiede se ci sia una scuola specifica da fare.

45% delle inserzioni – è richiesta una laurea

Al netto del fatto che oggi esistono corsi e master per diventare qualsiasi cosa e che la partecipazione a queste opportunità di formazione dovrebbe nascere da un desiderio di migliorarsi in un campo che già si conosce o che quantomeno si apprezza – più che per la speranza di trovare lavoro nel minor tempo possibile – è interessante notare che nel 45% dei job advertisement scandagliati da PostBeyond si fa riferimento al possesso di una laurea, triennale o magistrale che sia.

Quindi, raramente negli annunci di lavoro in cerca di Social Media Specialist si richiede ai candidati di mostrare certificati o attestati di partecipazione a corsi di settore: “semplicemente”, si esige che abbiano una laurea.

41% delle inserzioni – capacità comunicative

Oltre a questo, nel 41% degli annunci compare l’espressione “communication skills”, cioè “capacità di comunicazione”: questo significa che con ogni probabilità a essere maggiormente gradite sono le lauree in ambiti umanistici e sociologici.

Ma anche che, a parità di diplomi da mostrare, si prediligono i candidati che possono mostrare concretamente di aver già esercitato le proprie competenze comunicative, per esempio facendo da oratori, organizzando eventi, scrivendo testi o gestendo i rapporti con un cliente.

Che cosa fa un Social Media Specialist, secondo i datori di lavoro?

La domanda delle domande!

Secondo il report di PostBeyond, i datori di lavoro ritengono che queste siano le principali responsabilità di un Social Media Manager:

  • 51% strategia digitale;
  • 46% sponsorizzazioni social;
  • 24% brand awareness;
  • 23% project management e community management;
  • 23% public relations;
  • 20% strategia contenuti.
  • 18% misurazione e ascolto dei social.

Il che è sorprendentemente attinente a quelle che davvero dovrebbero essere le aree di pertinenza di un bravo comunicatore social media.

Sintomo del fatto che, con ogni probabilità, le nuove figure professionali del digitale stanno acquisendo sempre più credibilità e i datori di lavoro si stanno aggiornando in merito.

Anche se – da nostra esperienza – non mancano casi in cui queste singole voci inglobino attività decisamente al di fuori delle competenze richieste da chi si occupa di social professionalmente.

Quindi, da un Social Media Manager oggi ci si aspetta che sappia creare un piano strategico di contenuti e campagne, destreggiandosi quindi anche nel mondo delle ads social.

Ci si aspetta inoltre che si prenda cura della notorietà del marchio per cui lavora, studiando modi per rafforzarlo e creare attorno ad esso una community di utenti.

Ovviamente, le capacità gestionali e organizzative sono imprescindibili, come anche una buona attitudine alla creazione di report e all’archiviazione di dati e statistiche utili a valutare l’andamento della strategia social.

Che cosa si aspettano i datori di lavoro da un professionista Social?

Secondo le più di 1000 inserzioni lavorative analizzate da PostBeyond, i datori di lavoro si aspettano tre attività ben precise, da parte dei Social Specialist e cioè:

  • 69% gestione;
  • 67% sviluppo;
  • 64% creazione.

Gestione, sviluppo e creazione. Oggi ci si aspetta che tale figura professionale arrivi sul posto di lavoro con una buona quantità di riferimenti, ispirazioni e idee per creare nuove strategie, da sviluppare con le giuste competenze social e digital e, successivamente, gestire i canali social affinché performino al meglio e con costanza.

Ecco altre tre attività molto richieste:

  • 52% supporto;
  • 50% collaborazione;
  • 49% costruzione.

Non solo competenze digital, quindi, ma anche tante skills relazionali e orientate al team building.

Gli specialisti dei social sono visti sempre di più come “collanti” di vari dipartimenti e team di lavoro e ci si aspetta da loro che siano propositivi, positivi, collaborativi e davvero interessati a supportare gli obiettivi della realtà per cui lavorano.


Arrivati a questo punto, vorremmo però esprimere il nostro parere.

Un social media specialist, più di tutto, secondo noi deve avere una reale propensione alla comunicazione social al di fuori del proprio lavoro.

Perché se ce l’ha, il lavoro gli verrà naturale e cavalcherà senza alcun problema di adattamento le novità social, le trasformazioni dei vari canali digitali, i trend comunicativi e l’adattamento di stili richiesto da un progetto all’altro.

Questo è la vera competenza che fa la differenza tra chi “fa il compitino” e chi comunica brillantemente. Chi non ha questa propensione, potrà comunque imparare il lavoro – senza dubbio – ma difficilmente arriverà a livelli eccellenti.


Torniamo alla nostra ricerca: parliamo ora di strumenti…

Quali strumenti deve saper utilizzare un esperto social media?

I dati di PostBeyond in merito a questo tema sfatano un po’ il mito del datore di lavoro che esige che il Social Media Manager si intenda anche di grafica (cosa purtroppo frequente, nella realtà comune recente) e sappia utilizzare al meglio tutti gli strumenti grafici disponibili.

Nei job advertisement le parole più utilizzate sono state le seguenti:

  • 61% Facebook;
  • 57% Twitter;
  • 56% Instagram;
  • 37% LinkedIn;
  • 35% YouTube;
  • 29% TikTok.

Con percentuali nettamente inferiori, si trovano poi alcuni strumenti come Canva, Google Analytics e Adobe Creative Suite.

Interessante vedere che, oltre ai classici Facebook e Instagram, c’è grande richiesta sull’uso di YouTube, LinkedIn e, ovviamente, TikTok.

Insomma, è chiaro che oggi un esperto di Social Network di successo deve sapersi muovere con competenza e agilità tra un social e l’altro, per rispondere alle diverse esigenze dei clienti.


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